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1) Dizion.3° Ed. .
CARNE
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vol.2 pag.292


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CARNE.
Definiz: La parte più tenera degli animali, che hanno sangue. Lat. caro. Gr. κρέας.
Esempio: Boc. Nov. 31. 20. Tu vedrai noi d'una massa di carne, tutti la carne avere.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 48. Alquanto colle carni più vive, e colle barbe più nere.
Esempio: Dant. Inf. 33. Tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Esempio: Petr. Canz. 8. 8. O spirto ignudo, od huom di carne, e d'ossa.
Esempio: Boc. Nov. 32. 5. Ne mai carne mangiava, ne bevea vino.
Esempio: Maestr. Aldobr. Questi cotali pesci son convenevoli a natura d'huomo, perchè la loro carne non è troppo grassa, ne troppo magra, anche è savorósa, e nodrisce più che carne di altri pesci.
Definiz: §. Per simil. diciamo anche Carne: alla Polpa di tutte le frutte, siccome i Latini, caro.
Esempio: Cr. 4. 8. 5. L'uve aventi molta carne, più nutribili, e più dure sono, che quelle, che più umore, che carne hanno.
Esempio: E Cr. 4. 22. 2. Se ne uscirà il granello con parte della carne, dicono l'uva non esser matúra.
Esempio: Bern. Rim. favellando delle pesche. L'ossa, e la carne tua sien benedette.
Esempio: Ricett. Fior. I frutti, ec. se eglino sono freschi, e grossi, e di carne, e scorza tenera, ec.
Definiz: §. Per Lussuria. Lat. luxuria, libido.
Esempio: Boc. Nov. 4. 8. Sentì subitamente non meno cocenti gli stimoli della carne, che, ec.
Esempio: Dant. Par. 11. Chi nel diletto della carne involto, ec.
Esempio: Lib. Similit. Castità, ec. è una virtù, per la quale ragionevolmente si raffrena lo stimolo della carne.
Definiz: §. Far carne: Ammazzare. Lat. stragem edere.
Esempio: Tac. Dav. St. 3. 327. I soldati attendevano a far carne, e 'l popolo bottino.
Esempio: Fir. As. 3. 66. E mi venne veduto quell'inquitoso giovane colla spada ignuda per ogni canto far carne.
Esempio: Morg. 23. 22. Ovver com'il lion che vuol far carne.
Definiz: §. Mettere troppa carne a fuoco, porre, o simili, troppa carne a fuoco: che è Voler dire, o far troppe cose a un tratto.
Esempio: Bern. Rim. Perch'ell'è troppo bestiale, Pone a un tratto troppa carne a fuoco.
Definiz: §. Riuscir carne grassa. Lat. nauseam, vel taedium afferre: Venire a noia; forse dalla nausea, e dal ristuccare, che fa la carne grassa in mangiandola.
Esempio: Salv. Granch. Tu mi riesci carne grassa; io vorrei, che tu toccassi due parole della fine.
Definiz: §. Essere carne, o ugna con alcuno, o diventare carne, o ugna con alcuno: vale Essere, o divenirgli molto congiunto di interessi, o d'amicizia.
Esempio: All. 166. E mi rallegro, che voi sete diventato come dir carne, e ugna, ec. colle nove sorelle.
Definiz: §. Tra carne, e ugna non sia huom che vi pugna, o simili: vale, Che negli affari de' parenti, o amici litiganti fra loro, huom non debbe interessarsi.
Esempio: Cecch. Esalt. 3. 7. Tra carne, e ugna Nessun vi pugna.
Esempio: Bern. Orl. 2. 8. 4. Imparando, che pazzo è quel che pugne, E che metter si vuol tra carni, e ugne.

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