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Dizion.3° Ed. .
AGUZZARE
Voce completa
vol.2 pag.55
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Definiz: | Fare aguzzo, appuntare, far la punta. Lat. acuere, acutum reddere. Usandosi
anche nella significaz. del neutr. passiv. |
Esempio: | Amm. Ant. 30. 1. 12. Schiumasi la bocca a' porci salvatichi, e aguzzansi i denti.
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Esempio: | Dan. Inf. 15. E sì ver me aguzzavan le ciglia, Come vecchio sartor fa nella
cruna. |
Esempio: | Boc. Nov. 64. 7. Alla quale già amore aveva aguzzato, co' suoi consigli, lo
'ngegno. |
Esempio: | E Lab. 19. Intanto la vista di quelli aguzzò, e rendè chiara, che a me
stesso manifestamente scoprendosi, ec. |
Esempio: | E Lab. n. 118. Incontanente prendono speranza, e aguzzano i
desidérj alla Signoría. |
Esempio: | Petr. canz. 48. 3. Sempre aguzzando il giovenil desío. |
Definiz: | §. Diciamo in proverbio Aguzzare i suo' ferruzzi, che vale assottigliar lo 'ngegno,
industriarsi. |
Esempio: | Fir. Trin. E gli è forza, ch'io vadia ad aguzzare i miei ferruzzi. |
Esempio: | Granch. Ognuno aguzzi i suo' ferruzzi. |
Definiz: | §. Aguzzarsi, senza altro aggiunto, vale, Ingegnarsi, industriarsi, a far che che sia. Lat.
studere, operam dare. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 3. 60. E alsì per lo contrario, s'aguzzino gli accusanti.
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Definiz: | §. Aguzzarsi il palo in sul ginocchio: Far cosa, con evidente rischio di farsi male. Lat.
in suum malum lunam deducere. |
Definiz: | §. Aguzzar l'appetito: Provocar la fame. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 4. 6. Le quali con isquisiti sapóri t'aguzzano l'appetito, sì
che tu mangi senza fame. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 14. 187. E dove pensarono, con quella indegnità, a pien popolo
farneli uscir l'appetito, l'aguzzarono. (Qui per metaf.) |
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