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Dizionario 2° Edizione
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441) Dizion.2° Ed. .
ACERBO
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pag.16

ACERBO.
Definiz: Non condotto a maturezza: e dicesi propriamente delle frutte. L. acerbus. στρυφνός.
Esempio: Cr. 4. 25. 1. Quando l'uve sono ancora acerbe, ec. si colgano.
Esempio: Lab. 256. Due bozzacchioni, che già forse acerbi pomi furono.
Esempio: Petr. Son. 6. Sol per venire al lauro, onde si coglie Acerbo frutto.
Definiz: ¶ Per similit. giovanetto, non adulto. L. immaturus, Gr. πρόπρος πρόωρος .
Esempio: Petr. Canz. 24. acerbo ancor mi trasse alla sua schiera.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 17. Nel cercar d'aver più ec. perirono acerbi.
Definiz: ¶ Per metaf. aspro, fiero, crudele, bestiale, sevéro, ruvido, zotico, intrattabile, ostinato, pertinace, duro. Lat. acerbus, asper, ferus.
Esempio: Bocc. n. 77. 18. Il lungo, e fervente amor portatole, in crudo, e acerbo odio si trasmutò.
Esempio: E Bocc. n. 61. Posciachè io veggo te star fermo nella tua acerba crudeltà.
Esempio: Valer. Mass. Mentre che con acerbo studio d'uccidere il porco erano attenti; ed eccoti l'acerbo della violenza, che soprastava.
Esempio: Petr. Son. 125. Quel sempre acerbo, e onorato giorno, Mandò sì al cuor l'immagine sua viva.
Esempio: Dan. Inf. c. 2. Ed io vidi un centauro pien di rabbia venir gridando, ov'è, ov'è l'acerbo?
Esempio: E Dan. Inf. Can. 21. Ah quanto egli era nell'aspetto fiero, E quanto mi parea nell'atto acerbo.
Esempio: E Dan. Inf. Can. 9. Per indi, ove quel fummo è più acerbo.
Esempio: Petr. Son. 45. Dolce alla fine, e nel principio acerba.
Definiz: E queste metafore prendon colore dal sapor delle frutte acerbe, che è quell'aspro, e lazzo, e al gusto spiacevole, che si sente nel morderle, che fa arricciar la faccia, alquale atto noi diciamo, Far viso arcigno, quasi ARRICCIGNO da ARRICCIARE. Onde il
Esempio: Pulc. nel Morgan. Margutte gli faceva un viso arcigno, Dicendo, tu fai scorgerti un briccone.
Definiz: Far viso arcigno. Lat. Torvo vultu intueri, Torvè aspicere.

442) Dizion.2° Ed. .
A CERCO
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pag.16

A CERCO.
Definiz: Posto avverbialmente, in vece di A CERCHIO. E vale in giro, intorno intorno. Lat. in gyrum.
Esempio: Petr. cap. 13. Sgombrar l'oro, e menar la spada a cerco.
Esempio: Ar. Fur. Menar la spada a cerco, o correr l'asta.

443) Dizion.2° Ed. .
ACERO,
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pag.16

ACERO,
Definiz: L. acer is.
Esempio: Cr. 5. 33. 1. L'acero è arbore assai grande, ilqual si truova nell'alpi, ottimo per far nappi, e taglieri, e vivuole da sonare.
Esempio: Pol. stan. L'acero d'un color non è contento.

444) Dizion.2° Ed. .
ACERTELLO
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pag.16

ACERTELLO.
Definiz: Vccel di rapina. Lat. Tinnunculus. Gr. χεγχρὶς κεγχρίς.
Esempio: lib. Amor. Adunque se nibbio, o vero acertello ardito truova, e da viltà di suo' parenti disvia, è degno di posare in pertica di falcone, o d'astóre.
Definiz: Oggi lo diciamo più comunemente GHEPPIO.

445) Dizion.2° Ed. .
A CERTO
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pag.16

A CERTO
Definiz: posto avverbialm. Certo, per certo. L. certè, planè.
Esempio: G. V. 9. 214. 3.A certo, Castruccio e sua gente rimanevano morti, e presi.
Esempio: E G. V. lib. 11. 133. 9. Credettono a certo, che i nostri fossono rotti.

446) Dizion.2° Ed. .
ACETIRE
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pag.16

ACETIRE
Definiz: da aceto. Divenire aceto, inforzare. E benchè si dica di molte altre cose, non per tanto è proprio del vino. Lat. Acescere.
Esempio: Cresc. 4. 45. 1. Se 'l vaso non è pieno, e in luogo caldo, e si teme dell'acetire, prendasi, ec.
Esempio: Pallad. Basta questo vino tutto verno, e, nel cominciamento della state, acetísce.
Definiz: ¶ Quando il vino comincia ad acettíre, si dice, pigliar la punta.

447) Dizion.2° Ed. .
ACETO
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pag.16

ACETO.
Definiz: Vino inforzato, che serve per condimento. Lat. acetum.
Esempio: Cr. lib. 4. 24. 1. Quando si tramuta il vino a luna scema, diventa aceto.
Esempio: Dan. Purg. 20. Veggio rinnovellar l'aceto, e 'l fiele, E tra vivi ladroni essere anciso.

448) Dizion.2° Ed. .
ACETOSA
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pag.16

ACETOSA.
Definiz: Erba, che prende il nome dal suo sapore, ch'è acetoso. L. oxalis. Gr. ὀξαλὶς
Esempio: Cresc. 4. 45. 5. Anche si prenda l'acetosa, e secchisi, e polverizzisi, e di quella, con forte aceto, si faccia pane.

449) Dizion.2° Ed. .
ACETOSITA
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pag.16

ACETOSITA.
Definiz: Astratto d'acetoso. Lat. acer.
Esempio: M. Aldobr. I sentimenti dell'assaggiamento della lingua son questi, in otto spezie, cioè. Dolcezza, e amaritudine, salsezza, untuosità, acetosità, discipidezza, gravità di dilicate, e acute, cioè di pungenti.
Esempio: Cr. 4. 34. 4. Il vino ec. abbia respirazione, se dell'acetosità non si tema.
Esempio: E Cr. cap. 45. 2. Il vino ec. ottimamente dall'acetosità si difende.

450) Dizion.2° Ed. .
ACETOSO
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pag.16

ACETOSO.
Definiz: Di sapor d'aceto. L. acidus.
Esempio: Lab. 191. La carne salata, e ogni altra cosa acetosa, o agra, ec. erano sue nimiche mortali.
Esempio: Cr. 1. 4. 7. E quando le cose acetose si mangiano, contrastano alla putrefazione.

451) Dizion.2° Ed. .
ACINO
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pag.16

ACINO.
Definiz: Il granello d'uva. Lat. acinus. Gr. ῥὰξ
Esempio: Cr. 4. 20. 1. Da apparecchiare, e acconciar sono le tina in que' luoghi, dove usanza è di bollíre il vino co' suo' raspi, e ácini.
Esempio: E Cr. cap. 21. 2. Altri le pruovan così, d'uno spesso grappolo ne traggono un'ácino.
Esempio: E Cr. appresso. Palladio dice la maturità conoscersi, se premuti dell'uve i granelli, che negli ácini son nascosi, sien di color fusco.
Esempio: Pallad. Quelle, che, intra le caligini, e nebbie, fioriscono più sicure, e con duri ácini.

452) Dizion.2° Ed. .
A CONTRARIO, e A CONTRARIO A CONTRADIO
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pag.16

A CONTRARIO, e A CONTRARIO A CONTRADIO.
Definiz: Posto avverbialm. vale a noia, in odio. Recarsi uno a contrario. Lat. alicuius odium capere, Concipere odium in aliquem.
Esempio: G. V. 6. 23. 1. Per laqual cosa lo 'mperadore il si recò a contrario.
Definiz: Vale ancora A DISPETTO, MALGRADO:
Esempio: Esempio del Compilatore a contrario de' nimici. Lat. invitis hostibus.
Esempio: G. V. 9. 91. 1. Fu fatto da que' d'entro, con sottili edifici di canapi, certo ordigno, che venia dalla torre a una cocca del porto di Genova, per loquale si fornía, e rinfrescava, a contrario di tutta l'oste.
Esempio: E G. V. lib. 12. 19. 3. Fu preso da' suo' vicini, e mandato, a suo contradio, fuori della Città.
Esempio: E G. V. lib. 7. 23. 2. Si mosse d'Alemagna a contrario della Madre, ch'era figliuola del Duca d'Ostericch.
Definiz: Diciamo anche AL CONTRARIO, che vale a rovescio. Lat. Perperam.

453) Dizion.2° Ed. .
A CORPO A CORPO
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pag.16

A CORPO A CORPO.
Definiz: Posto avverbialm. vale, a solo a solo, a testa per testa. Combattere a corpo a corpo. Lat. singulari certamine pugnare. Gr. μονομαχεῖν.
Esempio: G. V. 9. 94. 3. Ebbe tanta audacia in se, che fece chiedere il Re Ruberto di combattere con lui a corpo a corpo.
Esempio: N. ant. 92. 2. Venga innanzi il più forte di tutti i Romani, e combattasi meco a corpo a corpo.

454) Dizion.2° Ed. .
A CORSA
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pag.16

A CORSA.
Definiz: Posto avverbialm. furiosamente correndo. Lat. Curriculò, cursim. Gr. δρομαίως, δρομάδην.
Esempio: G. V. 7. 81. 2. Ed armossi di tutte armi a cavallo, e a corsa, con l'elmo in testa, e con la lancia abbassata, si mosse per fedire.

455) Dizion.2° Ed. .
A COSTA
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pag.16

A COSTA
Definiz: posto avverbialm. Per fianco. Lat. iuxta, propter.
Esempio: G. V. 9. 256. 1. E farli a costa alle dette mura, e al di fuori de' fossi.

456) Dizion.2° Ed. .
A COSTATO
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pag.16

A COSTATO
Definiz: posto avverbialm. Allato, a canto. Lat. propè, iuxta.
Esempio: G. V. 8. 2. 2. Si venderono le mura vecchie, e i terreni d'entro, e di fuori, a chi v'era a costato.

457) Dizion.2° Ed. .
ACQUA
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pag.16

ACQUA.
Definiz: un de' quattro elementi. Lat. aqua. Gr. ὕδωρ.
Esempio: Cr. 1. 4. 1. L'acqua, secondo Avicenna, è l'uno degli elementi delle cose, generata, ec. laquale è fredda, e umida.
Definiz: ¶ E generalmente per ogni sorta d'acqua naturale.
Esempio: Bocc. n. 77. 19. E tanta acqua avrai da me, a sollevamento del tuo caldo, quanto fuoco io hebbi da te, ad alleggiamento del mio freddo.
Esempio: Cr. 2. 14. 4. L'acqua piovana, avvegnachè sia fredda, impertanto non ha eccellenza di freddo.
Definiz: Lat. aqua pluvia, aqua coelestis. Gr. ὕδωρ ἔξ ὐρανῦ οὐρανοῦ.
Esempio: Dan. Inf. c. 22. E come all'orlo dell'acqua d'un fosso, Stan li ranocchj pur col muso fuori.
Esempio: E Dan. Inf. c. 24. Non corse mai così acqua, per doccia, A volger ruota di mulin terragno.
Esempio: Pet. Can. 4. 3. 3. Chiare fresche, e dolci acque, Dove le belle membra Pose, ec.
Esempio: Fior. di virtù. A. M. L'acqua, che corre, non porta veleno: ed è proverbio, e vale, che chi tosto s'adíra, tosto si placa, che anche diciamo Fiume furioso tosto rischiara.
Definiz: ¶ In vece di piova, o pioggia. Lat. imber. Gr. ὄμβρος.
Esempio: Bocc. 55. 5. Ma, dopo alquanto, non faccendo l'acqua alcuna vista di dover ristare.
Esempio: M. V. 4. 7. Acqua minuta, e cheta, che tutta s'impinguava nella terra.
Definiz: ¶ Per liquore acqueo, che si cava da erbe, fiori, e simili, per via di distillazione, e altre acque artificiate.
Esempio: Bocc. n. 40. 6. fece d'una sua certa composizione stillare un'acqua lavorata.
Esempio: E Bocc. n. 80. 8. Tratti del paniere oricanni d'ariento bellissimi, e pieni, qual d'acqua rosa, qual d'acqua di fior d'aranci, qual d'acqua di fior di gelsomino, e qual d'acqua nanfa.
Definiz: ¶ E da acqua naturale, ACQUITRINO, che è il gemere, che fa la terra, per lo ritenimento dell'acque piovane, che anche gli diremmo, per altro nome, GEMITIO.
Definiz: ¶ Diciamo proverbialmente, venir l'acqua alla bocca, quando s'appetisce grandemente che che si sia, onde soprabbonda scialiva in bocca. Lat. salivam moveri.
Definiz: ¶ E Fare acqua da occhi, che è non conchiudere, e non dare in nulla. Lat. nihil agere.
Esempio: Pataff. E' ne fa gran burbanza, e salamoia, Da occhi abbiam fatto acqua.
Definiz: ¶ E Acqua e non tempesta, che è biasimar l'eccesso. Lat. Modus omnium optimum.
Definiz: ¶ E Più grosso, che l'acqua de' maccheroni, d'huomo scimuníto.
Definiz: ¶ E vivere in su l'acqua, e far roba in su l'acqua. d'huomo industrioso.
Esempio: Salv. Spi. viverebbe in su l'acqua.

458) Dizion.2° Ed. .
ACQUAIO
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pag.16

ACQUAIO
Definiz: add. Solco acquaio è quello a traverso al campo, per ricever l'acqua degli altri solchi, e trarnela fuora. Lat. Aquarius sulcus.
Esempio: Pallad. Miglior rimedio di tutti si è mettere un solco acquaio per lo mezzo del campo.
Definiz: E a solco oggi sustantivamente, l'ACQUAIO, ma più propriamente ACQUAIO sust. si dice a quel condotto fatto nelle stanze delle case, per ricever l'acque, che si gettan via. Lat. aquarium urnarium.
Definiz: ¶ Diciamo ancora ACQUAIO al vento meridionale dal cagionarci le piogge. Lat. Notus.

459) Dizion.2° Ed. .
ACQUAIUOLO
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pag.17

ACQUAIUOLO.
Definiz: Acquatico. Lat. aquatilis, aquaticus,
Esempio: Cr. 2. 16. 10. Lo sterco de gli uccelli non acquaiuoli, massimamente de' colombi, si mescoli col letame.
Esempio: lib. viag. Ed è pietra spugnosa acquaiuola, ed è in alcun luogo fesso.
Definiz: ¶ Favellando d'alberi, vuol dire, che nasce, e vive nell'acqua, e che naturalmente l'ama, come salci, alberi, ontani, e simili.
Esempio: Cr. 11. 16. 1. le piante umide, acquaiuole, e molli, in qualunque modo sien fitte in terra, agevolmente metton radici, e diventan grandi.
Definiz: ¶ Dicesi anche acquaiuola ciriegia acquaiuola a una sorte di ciregia primaticcia, per essere assai acquidosa.
Definiz: ¶ E bolla acquaiuola, che è quella, che è piena d'acqua. Lat. pustula aquam continens: onde il proverbio. Far d'una bolla acquaiuola un canchero, che vale, il far seguìre d'una lieve cagione un male irrimediabile, con lo innasprirla. Lat. ex modico dolore morbum fieri magnum.

460) Dizion.2° Ed. .
ACQUAARZENTE
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pag.17

ACQUAARZENTE.
vedi ARZENTE.
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