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Volume 4 - Dizionario 4° Ed.
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601) Dizion.4° Ed. .
RALLENTARE
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vol.4 pag.55

RALLENTARE.
Definiz: Allentare. Lat. remittere. Gr. χαλᾶν.
Esempio: Petr. son. 156. Pioggia di lagrimar, nebbia di sdegni Bagna, e rallenta le già stanche sarte.
Esempio: Boez. Varch. 2. 8. Onde, s'ei pure un punto il fren rallenti, Quanto or s'ama, e mantiene Pace, movería guerra.
Definiz: §. Per metaf. Scemare, Diminuire, Rilassare. Lat. imminuere, laxare. Gr. χαλᾶν, ἐλαττοῦν.
Esempio: Petr. canz. 45. 2. Come a corrier tra via, se 'l cibo manca, Convien per forza rallentare il corso.
Esempio: E Petr. son. 203. Nè per duo fonti sol una favilla Rallenta dello 'ncendio, che m'infiamma.
Esempio: Dic. div. S'elli vedranno, che voi in ciò solo un poco rallentiate ec.
Esempio: Amm. ant. 20. 1. 3. A savio si conviene talora rallentare l'animo all'opere inteso.

602) Dizion.4° Ed. .
RALLENTATO
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vol.4 pag.55

RALLENTATO.
Definiz: Add. da Rallentare. Lat. remissus. Gr. ἀνείμενος.
Esempio: Ar. Fur. 29. 74. Ma prima, che le corde rallentate Al canto disugual rendano il suono, Fia meglio differirlo a un'altra volta.

603) Dizion.4° Ed. .
RALLIGNARE
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vol.4 pag.55

RALLIGNARE.
Definiz: Allignare di nuovo. Lat. iterum innasci, succrescere. Gr. πάλιν ἐγγίνεσθαι.
Esempio: Dant. Purg. 14. Quando in Bologna un fabbro si ralligna.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 20. Quella educazion ria ec. vien successiva Di seme in seme, e mai non si ralligna.

604) Dizion.4° Ed. .
RALLUMINARE
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vol.4 pag.55

RALLUMINARE.
Definiz: Rendere il lume, e talora semplicemente Alluminare. Lat. lumen restituere, illuminare. Gr. ἀναφωτίζειν.
Esempio: Lasc. Spir. 4. 3. Dirò, ch'egli è il sole, che vi debbe entrar per qualche finestra, e ralluminarla.
Definiz: §. I. Per metaf. Far ravvedere.
Esempio: Fr. Iac. T. 6. 39. 12. Lume di grazia m'ha ralluminato, E tratto m'ha di pena, e di dolore.
Esempio: Morg. 1. 47. Da poi che Dio ralluminato t'ha, Ed accettato per sua umiltade, Vuolsi tu usi ancor l'umiltà, Disse Morgante, per la tua bontade.
Esempio: E Morg. 10. 115. Ma Gesù Cristo umile, e pio Veggo, ch'al fin m'ha pur ralluminato.
Definiz: §. II. Per Render la vista.
Esempio: Esp. Vang. La qual cosa faccendo questo cieco, subito fu ralluminato.
Esempio: Vit. Barl. 13. Egli risucitò i morti, e ralluminò i vocoli.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 10. Prese li leoncini, e puosegli innanzi allo romito, pregandolo, ec. che gli ralluminasse.
Definiz: §. III. In signific. neutr. pass. vale Recuperare la vista.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 90. Allora si rinnuovano delle penne, e ralluminansi.

605) Dizion.4° Ed. .
RALLUMINATO
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vol.4 pag.55

RALLUMINATO.
Definiz: Add. da Ralluminare. Lat. illuminatus. Gr. ἀναφωτισμένος.
Esempio: Serm. S. Ag. 14. L'anima così ralluminata, e così rinformata del dono dello Spirito Santo, conosce Iddio con chiara fede.

606) Dizion.4° Ed. .
RALLUNGARE
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vol.4 pag.55

RALLUNGARE.
Definiz: Di nuovo, o maggiormente allungare, Far più lungo, Contrario di Raccortare, o d'Abbreviare. Lat. longiorem reddere. Gr. ὀρεκτότερον ποιεῖν.
Esempio: M. V. 10. 101. Li Pisani in questo riposamento rallungarono il ponte al castello.
Esempio: Fr. Giord. D. E perciò il rallungar la via è troppo di grande rischio, che ne' viaggi lunghi sono molti impedimenti (cioè: l'andar per la via più lunga)

607) Dizion.4° Ed. .
RAMA
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vol.4 pag.55

RAMA.
Definiz: Ramo. Lat. ramus. Gr. κλάδος.
Esempio: Fav. Esop. E ammaiato al capo d'una rama, sì pareva pure il diavolo a vedere.
Esempio: Dittam. 1. 16. Qual è 'l pomo maturo sulla rama, Che poi si guasta, se più vi dimora.
Esempio: E Dittam. 2. 20. O vanagloria, se' come una rama Di persico fiorita.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Tratt. pecc. mort. La sesta rama di orgoglio sè è ipocrisia.
Esempio: E Tratt. pecc. mort. altrove: La terza rama di avarizia sì è rapina, che ha ramuscelli; lo primo è de' malvagi esecutori de' testamenti ec.

608) Dizion.4° Ed. .
RAMACCIA
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vol.4 pag.55

RAMACCIA.
v. RAMAZZA.
609) Dizion.4° Ed. .
RAMACE
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vol.4 pag.55

RAMACE.
Definiz: Aggiunto, che si dà propriamente a Uccello di rapina.
Esempio: Tes. Br. 5. 11. Sappiate, che tutti gli uccelli feditori sono di tre maniere, cioè ramace, grifagno, e nidiace ec. Ramace è quello, che già è volato, ed ha preso alcuna preda.

610) Dizion.4° Ed. .
RAMAIOLO, e RAMAIUOLO
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vol.4 pag.55

RAMAIOLO, e RAMAIUOLO.
Definiz: Romaiolo. Lat. cochlear, tudicula. Gr. τρίβανον.
Esempio: Libr. Op. div. narr. Mirac. Quelli, che gli tormentavano, aveano in mano ramaioli, e mettevano loro in gola.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 155. Essendo appiccato molte grattuge, e ramaiuoli, e padelle, e catene da fuoco, dà tra queste masserizie.
Esempio: E Franc. Sacch. rim. 20. I' m'ungo il chiasso con cristei, e cure; Chi ne 'mbolasse pur due ramaiuoli, Nel capo gli darei d'una scure.

611) Dizion.4° Ed. .
RAMANZIERE
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vol.4 pag.55-56

RAMANZIERE.
Definiz: V. A. Componitore, o Raccontator di romanzi. Lat. *Romanensium fabularum narrator, vel scriptor.
Esempio: Pass. 310. Questi così fatti predicatori, anzi giullari, e ramanzieri buffoni ec. sono infedeli, ed isleali dispensatori del tesoro del signor loro.

612) Dizion.4° Ed. .
RAMANZINA
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vol.4 pag.56

RAMANZINA.
v. RAMMANZINA.
613) Dizion.4° Ed. .
RAMANZO
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vol.4 pag.56

RAMANZO.
Definiz: V. A. Romanzo. Lat. *Romanensis fabula, Romanus.
Esempio: G. V. 1. 55. 1. Secondochè si legge in ramanzi, quindi fu il buono Buovo d'Antonia.

614) Dizion.4° Ed. .
RAMARRO
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vol.4 pag.56

RAMARRO.
Definiz: Lat. lacertus viridis.
Esempio: Dant. Inf. 25. Come 'l ramarro sotto la gran fersa De' dì canicular, cangiando siepe, Folgore pare, se la via attraversa.
Esempio: But. ivi: Il ramarro è un serpentello verde con quattro piedi, e ancora ne sono degli sprizzati, e di color nero, ovver bigio.
Esempio: Libr. cur. malatt. I ramarri sono certe lucerte grosse.
Esempio: Bern. Orl. 3. 3. 6. Come lucerta, ovver ramarro è fatto, Ma di statura è fra loro un gran tratto.
Esempio: Red. esp. nat. 57. Nell'isola di Cuba ec. si trovano certi sterminati, e disonesti lucertoloni, o ramarri aquatici.
Definiz: §. I. Bocca di ramarro, diciamo in modo proverb. a Colui, che piglia, e non lascia le cose prese.
Esempio: Gell. Sport. 3. 1. E forse ch'io non le conosco queste bocche di ramarro.
Definiz: §. II. Ramarri, si dicono Coloro, che hanno cura, che le processioni vadano con ordine.
Esempio: Varch. stor. 11. 363. E perchè le cose andassono per l'ordine loro, v'erano non solo, oltre i ramarri delle compagníe, i tavolaccini, e i mazzieri della signoría, ma i famigli de' signori Otto.
Definiz: §. III. Avere l'occhio del ramarro, vale Averlo bello, e attrattivo, e che guarda volentier l'uomo.
Esempio: Morg. 22. 9. E Filiberta ha l'occhio del ramarro.
Definiz: §. IV. In proverb.
Esempio: Pataff. 8. E della mosca baco fe ramarro Far del baco della mosca un ramarro(e vale lo stesso, che Far d'una bolla un canchero)

615) Dizion.4° Ed. .
RAMATA
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vol.4 pag.56

RAMATA.
Definiz: Strumento a guisa di pala, tessuto di vinchi, per uso d'ammazzar gli uccelli a frugnuolo. Lat. pala viminea.
Esempio: Morg. 5. 54. Disse Rinaldo: vedestù mai tordo, Ch'avesse, com'ebb'io, della ramata?
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 21. Vedestù mai villan, che sotto frasca Ha percosso in sul capo la ghiandaia Colla ramata?
Esempio: E Ciriff. Calv. 2. 45. Cadde balordo, Come per la ramata cade il tordo.
Definiz: §. A ramata, posto avverbialm. vale lo stesso, che In abbondanza.
Esempio: Pataff. 1. A cafisso, ed a busso, ed a ramata.

616) Dizion.4° Ed. .
RAMATARE
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vol.4 pag.56

RAMATARE.
Definiz: Percuotere colle ramate, Arramatare.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 1. E ramatando donar lor la preda.
Esempio: E Tanc. 1. sc. ult. Per la selva ognun s'adatti, Frugnolando, Ramatando, Grossa preda riportando.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 5. Ed ir la notte Frugnolatore a i passi più frequenti Ramatando le borse.

617) Dizion.4° Ed. .
RAMATELLA
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vol.4 pag.56

RAMATELLA.
Definiz: Ramicello. Lat. ramusculus. Gr. κλάδισκος.
Esempio: Dial. S. Greg. M. Gli albori grandissimi, che son nella valle di sotto, a chi gli mira di sul monte, paiono picciole ramatelle.

618) Dizion.4° Ed. .
RAMATO
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vol.4 pag.56

RAMATO.
Definiz: Add. da Ramo; Disteso in rami.
Definiz: §. Per similit.
Esempio: Varch. stor. 10. 306. Perchè molte delle palle erano amate, o ramate, che e' se le chiamassero.

619) Dizion.4° Ed. .
RAMAZZA, e RAMACCIA
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vol.4 pag.56

RAMAZZA, e RAMACCIA.
Definiz: Strumento tessuto di rami, col quale s'arramaccia.
Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 149. Nel più nevoso luogo erto, e alpestro Stan preparati marroni, e ramazze, Strascinate all'ingiù con un capestro.

620) Dizion.4° Ed. .
RAME
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vol.4 pag.56

RAME.
Definiz: Spezie di metallo di color rosso. Lat. aes, raudum.
Esempio: Dant. Inf. 27. Mugghiava con la voce dell'afflitto Sì, che con tutto ch'e' fosse di rame, Pure el pareva dal dolor trafitto.
Esempio: Amet. 56. L'aurea età di Saturno non tornò mai, e quella di Giove d'ariento fu migliore, che quella di rame seguente poi.
Esempio: Lab. 232. Dove senza corso di cavallo, o suon di tromba di rame alle giostre si va a pian passo.
Esempio: Tes. Br. 3. 7. Quando il sole è coricato, tu dei mettere sotto terra un vaso di rame, o di piombo, che sia unto dentro.
Esempio: E Tesorett. Va alcuno ammantato, Come rame indorato.
Esempio: Cr. 1. 4. 15. Quelle (acque) che tengono rame, sono utili alla corruzion della complessione.
Esempio: Coll. SS. Pad. Con monete avolterate, e di rame.
Esempio: Ricett. Fior. 56. Rame abbruciato è similmente quello, che oggi volgarmente si chiama ferretto di Spagna.
Esempio: Cant. Carn. 225. Di racconciar ottoni, rami, e stagni Mastri Lombardi siamo (quì: vasi fatti di rame)
Definiz: §. I. Talvolta il prendiamo, siccome i Latini, per Moneta. Lat. aes.
Esempio: Cron. Morell. 363. In brieve tempo vien men quel Reame, Dove si cambia la giustizia al rame.
Definiz: §. II. Onde diciamo, ma in modo basso; Questa cosa sa di rame, cioè costa, o costa assai.
Esempio: Lasc. Pinz. 3. 5. I piaceri non paion mai buoni, se non sanno altrui di rame.

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