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Dizion.4° Ed. .
omografo. 4
QUALE
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vol.4 pag.7
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QUALE.
Definiz: | Rassomigliativo, che si usa colla corrispondenza di Tale, non ricerca articolo. Lat. qualis. Gr. ποῖος. |
Esempio: | Bocc. nov. 55. 7. Videsi di tal moneta pagato, quali erano state le derrate
vendute. |
Esempio: | E Bocc. nov. 78. 2. Assai dee bastare a ciascuno, se
quale asino dà in parete, tal riceve. |
Esempio: | Dant. Par. 3. Quali per vetri trasparenti, e tersi, ec. Tornan de' nostri visi
le postille, ec. Tali vid'io più facce a parlar pronte. |
Definiz: | §. I. Si trova talora usato anche con leggiadría senza la corrispondenza di Tale. |
Esempio: | Filoc. 3. 32. Divenuto nel viso, quale è la molto secca terra, o la scolorita
cenere. |
Esempio: | Petr. canz. 29. 1. Piacemi almen, ch'i miei sospir sien quali Spera il Tevero, e
l'Arno. |
Definiz: | §. II. Qual s'è l'uno, vale, lo stesso, che Qualsivoglia. Lat. quilibet. Gr.
ὅστις. |
Esempio: | Boez. Varch. 3. 9. Perciocchè essendo qual s'è l'una di queste cose quella stessa,
che tutte l'altre cinque, chiunche chiede alcuna di loro senza l'altre, nè quella ancora, che egli desidera, non
conseguisce. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 3. 309. Ma egli fu bene, quantunque sceleratissimo, proporzionato
alla fama, e vita di qual s'è l'un di loro. |
Definiz: | §. III. Diciamo in proverb. Egli è meglio tale, e quale, che senza nulla stare; cioè È meglio
qualche cosa, che niente. Lat. parum accipere plus est, quam nihil omnino. Gr.
τοῦ λαβεῖν
μηδεένμηδέν, τὸ
λαβεῖν ἔλαττον
πλεῖον ἐστί. |
Definiz: | §. IV. E parimente, Tal'è, qual'è; e si dice quando si vuol fare paragone di due cose, tra le
quali non sia differenza. |
Definiz: | §. V. E in forza d'avverb. vale Qualmente, A guisa che. Lat. qualiter,
quemadmodum. Gr. οἷαπερ. |
Esempio: | Dant. Inf. 2. Quale i fioretti dal notturno gielo Chinati, e chiusi, poichè 'l sol
gl'imbianca, Si drizzan tutti aperti in loro stelo, Tal mi feci io di mia virtute stanca. |
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