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Dizion.3° Ed. .
omografo. 4
QUALE
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vol.3 pag.1292
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QUALE.
Definiz: | Rassomigliativo, non ricerca articolo. Lat. qualis. |
Esempio: | Boc. Nov. 78. 2. Assai de' bastare a ciascuno, se quale asino da in parete,
tal riceve [Passato in proverbio, e vi si sottontende Colpo] |
Esempio: | E Bocc. Nov. 44. 8. E videsi di tal moneta pagato, quali
erano state le derrate. |
Esempio: | Dant. Par. 6. Sì, ch'è forte a veder qual più si falle. |
Esempio: | E Dan. Par. Cant. 2. Quali per vetri trasparenti, e tersi.
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Esempio: | E Dan. Infer. 2. Quale i fioretti dal notturno gielo Chinati,
e chiusi, poichè il sol gl'imbianca, Si drizzan tutti aperti in loro stelo, Tal mi feci io di mia virtute stanca.
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Definiz: | §. Usato anche con leggiadria senza la corrispondenza di Tale. |
Esempio: | Filoc. 3. Divenuto nel viso, quale è la molto secca terra, o la scolorita cenere.
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Esempio: | Bocc. Nov. 77. 31. Seco pensando, quali, infra picciol termine, dovien divenire.
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Esempio: | Nov. Ant. 3. 5. A volere dirne ciò, che io ne sento, mi vi convien dire una
novelletta, qual voi udirete. |
Definiz: | §. Diciamo in proverbio: Egli è meglio tale, e quale, Che senza nulla stare: cioè Qualche cosa, che
niente. Lat. parum accipere plus est, quàm nihil omnino. |
Definiz: | §. E l'altro: Tal'è, qual'è: e dicesi di Paragone di due cose, tra le qua' non sia differenza.
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