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NOTTE
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vol.3 pag.361


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NOTTE.
Definiz: Quello spazio di tempo, che 'l sole sta sotto l'orizzonte. Lat. nox. Gr. νύξ.
Esempio: Quist. filos. C. S. La notte è privazione, ovvero assenzia della natural luce, cioè del sole.
Esempio: Esp. Vang. Notte si è detta da nuocere, ed è tenebrosa.
Esempio: Bocc. nov. 21. 16. Il qual di poca fatica il dì, per lo troppo cavalcar della notte, avea assai.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 29. Mandolle a dire, che la notte vegnente senza più indugio dovesse far quello, che detto l'avea.
Esempio: E Bocc. num. 40. Al tuo amante le tue notti riserba, se egli avviene, che tu di quì viva ti parti.
Esempio: Dant. Purg. 5. Vapori accesi non vid'io sì tosto Di prima notte mai fender sereno.
Esempio: Petr. canz. 4. 3. Là 've tolto mi fu, dì, e notte andava.
Esempio: E Petr. cap. 6. Gente, a cui si fa notte innanzi sera.
Esempio: Serm. S. Ag. Ci dobbiamo accompagnar cogli Angioli a lodare Iddio per dì, e per notte.
Esempio: Fior. Virt. La notte è fatta per pensar quello, che l'uomo dee fare il dì.
Esempio: Pataff. 2. Or va' di notte, e non menare il cane.
Esempio: Lor. Med. Com. 125. Perchè non è altro la notte, che privazione del lume del sole.
Esempio: Tac. Dav. stor. 3. 325. A notte scura, con gente spedita, saglie il monte in capo a' nimici.
Definiz: §. I. Avere la buona, o la mala notte, o Dare la buona, o la mala notte, vale Passarla, o Farla passare altrui in piacere, o in travaglio.
Esempio: Bocc. nov. 13. 2. Mentrechè della buona notte, che colei ebbe, sogghignando si ragionava.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 35. Rinieri, sicuramente, se io ti diedi la mala notte, tu ti se' ben di me vendicato.
Definiz: §. II. E' non è ancora andato a letto chi ha a avere la mala notte; proverb. che si dice per minacciare, e pronosticare altrui male. Lat. evasit nondum quem sua poena manet.

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