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Dizion.4° Ed. .
FIGLIARE
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vol.2 pag.454
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FIGLIARE.
Definiz: | Partorire, Far figliuoli; ma si dice più propriamente delle bestie, e si usa att. e neutr. Lat.
foetare, foetificare. Gr. γονοτοκεῖν. |
Esempio: | Cr. 9. 69. 5. Ancora si dee la pecora di due anni coprire, quando bisogno sarà, per
figliare. |
Esempio: | Fav. Esop. E quando ebbe fatto i suo' figliuolini, cioè i cagnuoli, e figliato di
più dì, chiamolli a se, informolli, che fossono prodi, e valenti. |
Esempio: | Dant. Purg. 14. Che di figliar ta' conti più s'impiglia. |
Esempio: | Tass. Ger. 7. 76. Raccoglie i semi del fecondo vento, E de' tiepidi fiati (o
meraviglia!) Cupidamente ella concepe, e figlia. |
Esempio: | Red. Ins. 26. Suppose egli, che tutte le mosche generalmente figliassero bachi
viventi. |
Esempio: | E Red. Ins. 47. Ne figliò venzette (scorpioni)
dello stesso colore. |
Definiz: | §. Per similit. Mandar fuori, Produrre. Lat. gignere. Gr.
τίκτειν. |
Esempio: | Dant. Purg. 28. Concepe, e figlia Di diverse virtù diverse legna. |
Esempio: | But. ivi: Figlia, cioè produce poi lo frutto, come figliuolo. |
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