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ENTRATA
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vol.2 pag.287


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ENTRATA.
Definiz: Entramento. Lat. ingressus, introitus. Gr. εἴσοδος.
Esempio: Bocc. g. 3. p. 4. Parendo loro nella prima entrata di maravigliosa bellezza.
Esempio: G. V. 12. 81. 3. Acciocchè 'l comune di Firenze avesse spedita l'entrata, e la guardia della detta rocca.
Esempio: Dant. Inf. 8. Venimmo in parte, dove il nocchier forte: Uscite, ci gridò, quì è l'entrata.
Esempio: E Dan. Purg. 9. Vedi l'entrata là 've par disgiunto.
Esempio: Petr. canz. 18. 7. Ma perchè la memoria innamorata Chiude lor poi l'entrata.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. In ogni altra lettera s'intende all'entrata 4. Aprile, cioè al principio.
Esempio: Dant. vit. nuov. 36. Questo dico, acciocch'altri non si maravigli, perchè io l'abbia allegato di sopra quasi come entrata dalla nuova materia.
Esempio: Cas. lett. 62. La quale stia sicura, che l'entrata di lor Magnif. in Roma, e lo andar loro a palazzo, e la orazion pubblica, e le visite private, e la compagnia, sono state tutte laudatissime.
Definiz: §. I. Entrata, per Rendita. Lat. reditus, census. Gr. πρόσοδος.
Esempio: G. V. 11. 90. 1. Narreremo appresso del podere del nostro comune l'entrata, e così l'uscita.
Esempio: E G. V. 12. 8. 9. Montavano l'anno più di dugentomila fiorini d'oro, senza l'altre entrate, e gravezze.
Esempio: Bocc. nov. 13. 8. Il quale messo s'era in prestare a' Baroni sopra castella, e altre loro entrate.
Esempio: Esp. P. N. Dee rendere ec. sue entrate, e uscite dinanzi a suo signore.
Esempio: Esp. Vang. Il tempo del sonno scrivilo al libro delle cose perdute, ma quello della vigilia è scritto in quello dell'entrata, e guadagno.
Esempio: Cavalc. med. spir. È adunque stolta cosa riputarsi a entrata, e credito quello, che è debito.
Esempio: Nov. ant. 11. 2. Spendo più, ch'io non ho d'entrata, 200. libbre di tornesi lo mese.
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 10. Se alcuno si diletta di vedere un gran libro delle sue entrate.
Definiz: §. II. Entrata, e Uscita diciamo anche a Quel libro dove si scrivono le rendite, e le spese; onde Mettere a entrata.
v. METTERE.
Definiz: §. III. Entrata, per lo principio delle sonate di strumenti. Lat. proemium. Gr. προοίμιον.
Esempio: Tratt. Pat. Nost. Ora avete voi udito il prologo del santo Pater nostro, che è altresì come una entrata di vivuola.

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