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Dizion.2° Ed. .
CONIO
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pag.209
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CONIO.
Definiz: | Figura solida compresa da due triangoli, e tre superficie quadrilatere: in una estremità è sottile, e tagliente,
inverso l'opposta va ingrossando, onde ha forza di strignere, penetrare, e fendere, quando, cacciata innanzi dalla
parte sottile, è percossa con forza dall'altra. Lat. cuneus. |
Esempio: | Cr. 2. 23. 13. E quivi, tra la corteccia, e 'l legno, si metta, per due, o tre
dita, un cónio di ferro, o vero d'osso, che digradi fino al taglio. |
Esempio: | Liv. M. Poi feciono una schiera appuntata, a guisa d'un cónio, per più agiatamente
balirgli. |
Definiz: | ¶ CONIO si chiama ancora quel ferro, nel quale è intagliata la figura, che s'ha ad imprimer nella moneta: e
dicesi altresì TORSELLO, e PUNZONE. |
Definiz: | ¶ CONIO. La 'mpronta stessa. Gr. εἰκόνιον. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 30. S'io dissi il falso, e tu falsasti il cónio. |
Esempio: | E Dan. Par. 19. quel di Rascia, Che male aggiustò 'l conio
di Vinegia. |
Esempio: | E Dan. Par. can. 29. E altri ancor, che sono assai più porci,
Pagando di moneta senza cónio. |
Esempio: | Bocc. n. 60. 17. Null'altra moneta spendendo, che senza conio. |
Definiz: | ¶ CONIO per moneta. Lat. aes, pecunia. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 18. Ruffian qui non son femmine da cónio, cioè che vendano la
loro onestà per moneta. |
Definiz: | Il Morg. per metaf. |
Esempio: | Morg. Come si tragga l'amoroso cónio. |
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