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1) Dizion.4° Ed. .
NASO
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vol.3 pag.320-321


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NASO.
Definiz: Membro, col quale gli animali apprendono l'odore, ove risiede l'organo dell'odorato. Lat. nasus. Gr. ῥίν, μυξωτήρ, μυκτήρ.
Esempio: Bocc. intr. 5. A chiunque usciva sangue del naso era manifesto segno d'inevitabile morte.
Esempio: Dant. Inf. 25. Mi posi il dito su dal mento al naso.
Esempio: E Dan. Purg. 7. Cantando con colui dal maschio naso.
Esempio: Tesorett. Br. E lo naso affilato, E lo dente argentato.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 42. La purgatura del naso ec. incontanente ritornava in vermini.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 411. Chi non ha il naso nella totale perfezione è impossibile, che apparisca bella in proffilo.
Esempio: Fr. Iac. T. 1. 13. 21. Il suo naso proffilato Sente molto l'odorato.
Esempio: Lor. Med. Beon. 1. L'altro, che drieto con dolce riso, Con quel naso appuntato, lungo, e strano, Ha fatto anche del ber suo paradiso.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Pallad. Febbr. 13. I vecchi sermenti ec. si vogliono tutti tagliare, e lasciare i nuovi nasi ne' viticci.
Definiz: §. II. Menar pel naso, vale Aggirare alcuno, Dargli ad intendere quel, che non è. Lat. decipere, fucum facere. Gr. τῆς ῥινὸς ἔλκειν. v. Flos 105.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. I quali il diavolo mena per lo naso di vizio in vizio, e di male in peggio.
Esempio: Morg. 25. 115. Che come un bufol, dietro al suo disegno Si lasciava guidar pel naso a Gano.
Definiz: §. III. Pigliar pel naso, vale lo stesso, che Menar pel naso. Lat. decipere, fucum facere, in rem suam ducere. Gr. ἀπατᾷν, φενακίζειν.
Esempio: Bocc. nov. 77. 5. Se io non erro, io avrò preso un paolin per lo naso.
Esempio: Buon. Fier. 1. 4. 6. Che luschi in dar di vista a' proprj affari N'andar presi pel naso dagli attori.
Definiz: §. IV. Rimanere con un palmo di naso, o con tanto di naso o Restare con un palmo di naso, o con tanto di naso, vale Rimaner col danno, e colle beffe di cosa sperata, e non conseguita. Lat. lupus hiat.
Esempio: Varch. Ercol. 54. Dicesi ancora, rimaner bianco, e più modernamente, con un palmo di naso.
Esempio: Cecch. Donz. 4. 8. E vederlo restar con tanto di Naso.
Esempio: Malm. 6. 5. Con un palmo di naso ne rimane.
Definiz: §. V. Dar nel naso, si dice del Sentirsi da chicchessia cosa, che gli dispiaccia, o che sia da dispiacere; metaf. tolta da' malvagi odori, che offendono l'odorato. Lat. displicere. Gr. ἀπαρέσκειν.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. La negazione de' medicamenti suole dar loro nel naso.
Esempio: Salv. Granch. 1. 1. Odi caso da dar nel naso.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 17. E poi l'afferri colla mia 'mbasciata, Ch'è per darli nel naso.
Definiz: §. VI. E' non gli si può toccare il naso non poter toccare il naso a uno, si dice d'alcun Bizzarro, che per ogni minima cosa, che gli sia fatta, se ne risenta, e adirisi. Lat. bilis semper in nare sedet, Fumantis nasum ne tu tentaveris ursi.
Esempio: Morg. 20. 68. Rinaldo tutto pareva turbato, Che non son usi esser lor tocco il naso.
Definiz: §. VII. Venir la muffa al naso, si dice dello Stizzirsi. Lat. acris bilis in naso sedet. Gr. δριμεῖα χολὰ ἐπὶ ῥινὶ κάθηται, Teocr.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 68. A Sinefido venne tanta muffa Al naso, perchè ei lo sprezza, e biasma, Che si tinse nel viso, e soffia, e sbuffa.
Definiz: §. VIII. Fummicare altrui il naso; modo basso, vale Vivere, Campare. Lat. spiritum ducere, superstitem esse. Gr. ἐπιβιοῦν, περιλιμπάνεσθαι.
Esempio: Varch. Suoc. 2. 2. Se mi dai di queste battisoffiole, tu vorrai, che 'l naso mi fummichi poco.
Definiz: §. IX. Fare il naso rosso; modo basso, vale Mangiare, e bere abbondantemente. Lat. opipare comessari. Gr. νωγαλίζειν, κωμάζειν.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 1. 4. Messere i' vo', che in queste nozze D'Erasto noi facciamo il naso rosso.
Definiz: §. X. In proverb.
Esempio: G. V. 7. 60. 4. Ma non si ricordò il Re Carlo del proverbio antico del comune popolo, che dice: se t'è detto: tu hai meno il naso, ponviti la mano (e val, che Non è da farsi beffe degli avvertimenti anco nelle cose piccole, o inverisimili)

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