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AGRUME
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vol.1 pag.100


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AGRUME.
Definiz: Nome generico d'alcuni ortaggi, che hanno sapor forte, o acuto, come di cipolle, agli, porri, e simili; Fortume. Lat. olera acria; acrimoniae allii, Colum. Gr. τὰ δριμέα.
Esempio: Pass. 360. Dicono i savj, che porri, cipolle, e agli, e ogni agrume crudo, le fave, e ogni legume fanno avere i sogni terribili, e noiosi.
Esempio: Dant. Par. 17. A molti fia savor di forte agrume.
Esempio: M. Aldobr. Primieramente sieno guardati da tutti i salsumi, e agrumi, e principalmente dell'usar della femmina.
Definiz: §. I. Per metaf. vale Cosa noiosa, rincrescevole, e fastidiosa.
Esempio: Morg. 12. 44. Cacciatel via, e' debb'essere un pazzo, Dond'è uscito questo strano agrume?
Esempio: Galat. 65. Anzi è l'agrume, e lo aloè della loro rustica natura, ed aspera.
Definiz: §. II. Oggi diciamo Agrume a limoni, melarance, cederni, e altri frutti di questa spezie.
Esempio: Galat. 21. Come gli agrumi, che altri mangia, te veggente, allegano i denti anco a te; così il vedere, che altri si cruccia turba noi.
Esempio: Sagg. nat. esp. 231. Quei, che lo fanno, sono universalmente tutte le acque naturali, e stillate ec. tutti i liquori acidi, e i sughi di tutti gli agrumi.

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