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1) Dizion.3° Ed. .
RANCURA
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vol.3 pag.1320


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RANCURA.
Definiz: V. A. Affanno, doglienza, compassione. Latin. molestia, dolor.
Esempio: Dant. Pur. 10. La qual fa del non ver, vera rancúra.
Esempio: Rim. Ant. Dan. Maian. Buona speranza dee l'huom sempre avere, Ch'appresso lo dolore è la ventúra, Ch'a sua rancura può dar beninanza.
Esempio: Sen. Pist. Ella riceve rancúra, e spiacevolezza, ed è inviluppata in gran discordia.
Esempio: E Sen. Pist. altrove. Che 'l corpo sia senza dolore, e 'l coraggio senza rancúra.
Definiz: §. Per Rancore.
Esempio: Tratt. Pat. Nost. Quegli, che dice suo pater nostro, hae in suo cuore rancure, o fellonía, o odio, egli priega più contro a se, che per se.
Esempio: F. Iac. Tod. Senza odio, ne rancúra.
Esempio: Tratt. Pecc. Mort. Quelli, che dice suo pater nostro, ed ha in suo cuore rancura, o fellonia, o odio, egli priega più contro a se, che per se, perchè egli priega Iddio, che non gli perdoni, quando dice altresì: come io perdono, perdona a me.

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