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Dizion.4° Ed. .
PRUNO
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vol.3 pag.763
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Definiz: | Nome generico di tutti i frutici spinosi, de' quali si formano le siepi, come rogo, prun boccio, prun bianco, o
pruno albo, marruca, e simili. Lat. sentis, vepres. Gr. ἄκανθα. |
Esempio: | Bocc. concl. 9. Niun campo fu mai sì ben cultivato, che in esso o ortica, o
triboli, o alcun pruno non si trovasse mescolato tra l'erbe migliori. |
Esempio: | Dant. Par. 13. Ch'io ho veduto tutto 'l verno prima Il prun mostrarsi rigido, e
feroce. |
Esempio: | E Dan. Par. 24. Che tu entrasti povero, e digiuno In campo a
seminar la buona pianta, Che fu già vite, e ora è fatta pruno. |
Esempio: | Cr. 5. 56. 1. Il prun albo è arbore assai piccolo, il quale è ottimo per le siepi.
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Esempio: | Pallad. Genn. 15. S'innesta il sorbo, o in se, o in melo cotogno, o in pruno
bianco. |
Definiz: | §. I. Fare d'un pruno un melarancio, proverb. che si dice del Voler migliorar checchessia oltre
quel, che comporta la sua natura; e 'l diciamo anche in senso contrario, e vale l'opposito. Lat.
ex thymbra lanceam conficere. Gr. ἐκ
θύμβρας
κατασκευάσαι
λόγχην. v. Flos 271. |
Esempio: | Bocc. nov. 38. 4. Come colei, che si credeva per la gran ricchezza del figliuolo
fare del pruno un melarancio. |
Esempio: | Pataff. 4. Non si faría d'un melarancio un pruno. |
Definiz: | §. II. Discernere il pruno dal melarancio, vale lo stesso, che Distinguere il pan da' sassi,
Distinguere il buono, e utile dal cattivo, e nocivo. Lat. curvo dignoscere rectum.
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Esempio: | Alleg. 221. Che chi discerne il prun dal melarancio, Sa come grasse vi son le
minestre. |
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