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Dizion.3° Ed. .
PELO
Voce completa
vol.3 pag.1177-1178
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Definiz: | Parte escrementale, radicata nella pelle degli animali, la quale da' Medici è detta cute, ed esce
fuor per li pori, derivante dagli escrementi dall'ultima cozione, che manda la natura, dalle parti interiori
all'esteriori. Lat. pilus. |
Esempio: | Boc. Nov. 79. 40. Così tutti i peli gli s'arricciarono addosso. |
Esempio: | Tes. Br. 1. 11. Se tu levassi li peli delle ciglia dell'huomo, tu ne leveresti
piccola cosa, ma tutto 'l corpo ne sarebbe più laido. |
Esempio: | Dan. Purg. 2. Trattando l'aer coll'eterne penne, Che non si mutan, come mortal
pelo. |
Esempio: | E Dan. Inf. 1. Una lonza leggiera, e presta molto, Che di pel
maculato era coperta. |
Esempio: | E Dan. Purg. 16. Ne a sentir di così aspro pelo. |
Esempio: | Petr. Son. 163. Di dì in dì, vo cangiando il viso, e 'l pelo [cioè
invecchio] |
Definiz: | §. Pelo: Figur. si dice per Esprimere quantità minuta, e piccolissima. |
Esempio: | Sag. Nat. Esp. 142. Collocarlo sopra una grossa tavola di pietra forata a tondo,
nel mezzo a misura, un pelo più larga del vano interiore dell'anello. |
Definiz: | §. Pelo: per similit. dicesi a quella Peluria, che hanno i panni lani. |
Definiz: | §. Pelo: per Ugualità, qualità, condizione. Latin. conditio. |
Esempio: | Cron. Vell. Tolse per moglie monna Lisa, figliuola di Bindo Folchi, e quantochè il
detto parentado non mi piacesse troppo, ne sono del pelo nostro, ec. piacendo a lui, ec.
l'assentì. |
Definiz: | §. Il Lupo cangia il pelo, ma non il vizio: comunemente dicesi, di Chi essendo malvagio per natura,
mai non si rimane di malvagiamente operare. Latin. Lupus pilum mutat, non mentem.
Gr. ὁ λύκος τὴν
τρίχα, οὐ τὴν
γνώμην
ἀλλάττει. Flos 100. Il
Petr. proverbialmente disse nel Son. 98. |
Esempio: | Petr. Son. 98. Vero è 'l proverbio, ch'altri cangia il pelo, Anzi che
'l vizio. |
Definiz: | §. Di mal pelo aver taccata la coda: Esser malizioso. |
Esempio: | Boccac. Novell. 77. 25. Lo Scolare, che di mal pelo aveva taccata la coda.
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Definiz: | §. Lasciare il pelo, o del pelo: È lasciar del suo, dove l'huomo pensa di trarne, come del giuoco:
pagare il fio dell'offese fatte, tolto dal cane, che al suo morso si toglie del suo pelo, per medicarsi. |
Esempio: | Morgant. Io vo' che chi mi morde, lasci 'l pelo. |
Definiz: | §. E' non mi mordè mai cane, ch'io non avessi del suo pelo: Proverb. che è E' non mi fu mai fatto
ingiuria niuna, ch'io non me ne vendicassi. |
Definiz: | §. Rivedere il pelo: vale O dar delle busse a uno, o rivedergli severissimamente il conto delle
sue azioni. |
Definiz: | §. Rilucere il pelo: si dice dell'Esser grasso, e fresco, e ben tenuto. |
Esempio: | Pulc. Bec. La Beca mia è soda, e tarchiatella, Ch'e' le riluce, Dio la salvi, il
pelo. |
Definiz: | §. Tondo di pelo: si dice a Chi è di grosso ingegno. Lat. ebeti
ingenio. |
Esempio: | Morg. E ch'e' m'avea ben per tondo di pelo, A creder, che 'l suo inganno riuscisse.
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Esempio: | Lasc. Rim. Ben'è tondo di pel, Chi, per fama acquistar, la morte vuole.
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Definiz: | §. Esser d'un pelo, e d'una lana: si dice dell'Essere de' medesimi costumi, ma si piglia in cattiva
parte. Lat. esse ex eodem lino. Il Morg. in cambio di lana
disse Buccia. |
Esempio: | Morg. Che tutti siam d'un pelo, e d'una buccia esser d'un
pelo e d'una buccia. |
Definiz: | §. Andare a pelo: si dice di Confacersi al gusto, tolta la metafora da' pezzi del panno, che si
cuciono, ove s'ha riguardo, che 'l pelo si confaccia, e vada per un medesimo verso. |
Esempio: | Fir. Trin. Secondo ch'io potetti vedere, voi le andavate molto a pelo.
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Esempio: | Lasc. Rim. Perchè altrimenti a volerli ire a pelo, ec. |
Definiz: | §. Levare il pel per aria: Operare con gran destrezza, astuzia, e celerità. |
Definiz: | §. Pigliar pelo: Ombrare, insospettire. |
Definiz: | §. Vedere il pel nell'uovo: Scorgere ogni minuzia, e quasi veder lo 'nvisibile. |
Definiz: | §. Cercare il pel nell'uovo: Cercar le cose da non potersi truovare. |
Definiz: | §. Non aver pelo, che pensi a che che sia: vale Non vi pensar punto. |
Esempio: | Pecor. 1. 2. Se io avesse pelo addosso, che il pensasse, io mi ucciderei io stessa.
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Esempio: | E Pecor. appresso. Mi dia prima la morte innanzi, che io
volessi pelo, che il pensasse. |
Definiz: | §. Pelo: diciamo anche alle Picciole crepature delle mura. |
Esempio: | Davanzat. Orazion. 148. Queste mura, ec. se noi le carichiam del nuovo pondo di
questi ferramenti, e pietroni, elleno primieramente faran pelo, poi corpo, in ultimo sbonzoleranno. |
Definiz: | §. Pelo: Assolut. preso, si usa pure in signif. di piccola fessúra. |
Esempio: | Volg. Pallad. Questo smalto, acciocchè non si fenda per alcuni peli in alcuna
parte. |
Esempio: | Serd. St. 6. Vi sono alcune di queste muraglie, ec. contuttociò non si vede in
esse, ne pelo, ne corpo, ne difetto alcuno. |
Definiz: | §. Pelo: Fig. Piccolissimo spazio da una cosa a un'altra. |
Esempio: | Sag. Nat. Esp. 200. La forza dell'aria premente, non ha guadagnato nulla, e
innanzi ha fatto crepare il fondo della palla, che ritirare un pelo il livello. |
Definiz: | E talora lo pigliamo per un picciolissimo spazio. |
Esempio: | Amb. Furt. Sono stata a un pelo, per dire una mala parola. |
Esempio: | Cron. Mor. E che non voleva, che a M. Giorgo fusse torto un pelo [cioè
fatto male alcuno] |
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