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1) Dizion.4° Ed. .
MINUGIA, e MINUGIO
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vol.3 pag.249


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MINUGIA, e MINUGIO.
Definiz: Budello. Lat. intestinum. Gr. ἔντερον.
Esempio: Libr. Masc. La parte omorosa stretta dal freddo sta nel minugio.
Esempio: E Libr. Masc. appresso: Se trovi durezza nel minugio, sappi, che egli hae il dolore in uno minugio, che si chiama colon.
Esempio: Tes. Pov. P. S. cap. 27. Contro l'uscire delle minuge di sotto, scalda con fuoco lo apostolicon, e toccane lo budello uscito, e incontinente entrerà dentro.
Esempio: Dant. Inf. 28. Tra le gambe pendevan le minugia.
Esempio: But. ivi: Le minugia, cioè le 'nteriora, cioè le budella.
Esempio: Vit. S. Ant. E questo miscredente provóe lo sdegnamento di messer Domeneddio, perchè nello gire a zambra uscittero a lui le minugia.
Definiz: §. Oggi per Minuge intendiamo le Corde degli strumenti di suono, come liuto, e simili, perchè si fanno di budella d'agnelli, castrati, o simili animali. Lat. nervus, fides, chorda. Gr. νεῦρον.
Esempio: Varch. Ercol. 267. Quelli, che hanno bisgno di corde, si servono o di minugia, come i liuti, e viole, e violoni ec.
Esempio: Sagg. nat. esp. 188. Accordammo una minugia tirata con una grossa staffa di vetro all'ottava di una chitarra.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 190. Similmente due minuge d'ottone accordate all'unisono, sicche toccata l'una risonasse l'altra, si disaccordavano ugualmente, per accostare a una di esse un carboncello acceso.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 11. E quei, che fan le corde di minugia, E quei, che fan le trine.

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