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INCENSO
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vol.2 pag.855


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INCENSO.
Definiz: Lagrima d'un piccolo albero arabico, e s'abbrucia ne' sacrificj. Lat. thus, gli Scrittori Sacri dicono incensum.
Esempio: G. V. 1. 25. 4. Perocchè vi furo i sacrificatori alli Dij, con fummo d'incenso, detto tuscio.
Esempio: Dan. Inf. 24. Erba, ne biada in sua vita non pasce, Ma sol d'incenso lacrime, e d'amomo, E nardo, e mirra son l'ultime fasce.
Esempio: Cr. 4. 40. 5. Incenso maschio dramme tre.
Esempio: Ricett. Fior. L'incenso, ec. il meglio è il mastio, e di granella alquanto rotonde, che rompendosi son grasse.
Esempio: E Ricett. Fior. appresso. Della scorza dell'incenso si elegge quella, che è grassa, fresca, liscia, e non cartilaginosa.
Definiz: §. Dare Incenso altrui: vale Lusingarlo, adularlo.
Definiz: §. Dar l'incenso a' morti: proverb. vale Far cosa, che non serva a niente.
Esempio: Bern. Orl. 3. 6. 47. Ma che bisogna dar più incenso a' morti? Chi ha più forza, questa insegna porti.
Esempio: Cecch. Servig. 5. 10. Che volevi tu, ch'io facessi? Oh sì, Ora il dirlo, è proprio un dar l'incenso a' morti.

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