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1) Dizion.3° Ed. .
GOLA
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vol.2 pag.783-784


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GOLA.
Definiz: La parte dinanzi del corpo tra 'l mento, e 'l petto, per la quale passa il cibo allo stomaco. Latin. gula, guttur. Gr. οἰσόφαγος οἰσοφάγος, λαιμός.
Esempio: Tratt. Pecc. Mort. Lo stomaco grida: madonna gola voi m'uccidete, ed io son pieno, ch'io crepo; ma la gola lecconessa risponde, e dice: se tu dovessi crepare, non lascerai queste imbandigioni scampare.
Esempio: Pecoron. 20. 2. Con quella gola dilicata, ed isvelta, che al mondo non si vide mai la più bella, e speziosa cosa.
Esempio: Bocc. Nov. 41. 4. Lodando i capelli, li quali d'oro estimava, la fronte, il naso, e la bocca, la gola, e le braccia.
Esempio: M. V. 9. 56. La rabbia del tiranno, non si può ammorzare per acquisto di Signoria, per divorare tiene la gola aperta.
Esempio: Pass. 94. Posto a' piedi del Prete, tanto dolore di contrizione fu nel cuor suo, tanti sospiri nel petto, tanti singhiozzi nella gola, tante lagrime gli abbondarono negli occhi, che la voce gli venne meno.
Esempio: Dan. Inf. 6. Cerbero fiera crudele, e diversa Con tre gole caninamente latra.
Esempio: Bocc. Nov. 36. 8. Le mi pareva nella gola aver messo un collar d'oro.
Esempio: E Bocc. Nov. 31. 25. Costui, avendo, ec. messagli una catena in gola, ec. mandò uno a Rialto.
Esempio: E Bocc. Nov. 11. 11.Infino, che in Firenze non fosse, sempre gli parrebbe il capestro aver nella gola.
Esempio: E Bocc. più sopra. Con animo di fargli confessare ciò, che coloro dicevano, per farlo poi appiccar per la gola.
Esempio: E Bocc. num. 12. Essi mentono tutti per la gola.
Definiz: §. Gola: Ismoderato disiderio di cibi, ghiottornía, peccato di gola, golosità. Latin. gula, ingluvies, gastimargia.
Esempio: Maestr. 2. 12. 1. È la gola peccato mortale? R. S. T. Se l'huomo s'accosta alla delettazione, sì come al fine, per lo quale e' dispregia Iddio, ec. in questo modo è peccato mortale.
Esempio: E Maestr. più sotto. Che sarà, se alcuno piglia cibo nocivo, o beveraggio? R. Se fu questo per farsi male, o per uccidersi, non pecca in gola, ma nell'odio del proprio corpo gravemente pecca, ma se per troppo appetito, e desiderio, pecca in gola.
Esempio: Dan. Infer. 6. Per la dannosa colpa della gola, Come tu vedi, alla pioggia mi fiacco.
Esempio: Lab. n. 163 Di quelli una sola è femmina, ec. la cui gola, e la cui disubbidienza, e le cui persuasioni furono di tutte le nostre miserie cagione, e origine.
Esempio: Petr. Son. 7. La gola, il sonno, e l'oziose piume, Hanno del mondo ogni virtù sbandita.
Definiz: §. Gola: Desiderio, appetito, agonía. Lat. libido, aviditas, cupido, fames.
Esempio: Dan. Par. 3. Ma sì come egli avvien, ch'un cibo sazia, E d'un'altro rimane ancor la gola.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 10. Che tutto 'l Mondo Laggiù n'ha gola di saper novella.
Esempio: E Dan. Rim. Quello onde io n'ho più gola.
Esempio: Boc. Amet. 14. Che sol di se ognor più mi da gola.
Esempio: Galat. Come chi bee, non per sete, ma per gola del vino.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 7. 1. E riserbare quella parte al da sezzo, la quale a ciascuno, ancorachè satollo, potesse far gola.
Definiz: §. Gola: Figur. diciamo del Condotto dell'acquaio del cammino, e del pozzo, e simili. Lat. canalis aquaeductus, fumarij, etc.
Esempio: Bellinc. Per la gola s'impicchino i cammini.
Definiz: §. Gola: Entratúra. Lat. ostium, fauces.
Esempio: Dan. Inf. 26. Tal si movea ciascuna per la gola Del fosso, ec.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 24. Perch'ei rispose: io piovvi di Toscana, Poco temp'è, in questa gola fiera.
Definiz: §. Aver un calcio in gola ad alcuno: vale Avere cagione di rimproverargli che che sia. Lat. exprobrandi materiam, vel causam habere.
Esempio: Varch. Stor. 12. E mettevano al punto i Luterani, per avere quel calcio in gola al Papa.
Definiz: §. Gridare quanto se n'ha nella gola: è lo stesso, che Gridare a più non posso, ad alta voce. Lat. clamitare, quantum niti quis potest.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 4. 104. Menato a morire, gridava quanto n'avea nella gola, benchè imbavagliato.
Esempio: Fir. As. 100. Gridando quanto mai della gola gli usciva.
Definiz: §. Entrare fino a gola, o alla gola, Uscire fino a gola, o alla gola, Nuotare, e simili fino a gola, o alla gola: vale Stare immerso tutto, in quella tal cosa, eccettuato ciò, che è dalla gola in su, o dalla gola in giù. Latin. iugulo tenus.
Esempio: Passav. 7. Dove s'afflisse in penitenzia in tal maniera, che vestito entrava nel fiume insino a gola, quando era il maggior freddo.
Esempio: Dan. Inf. 12. Poco più oltre 'l centauro s'affisse, Sovr'una gente, che 'n fino alla gola Parea, che di quel bulicáme uscisse.
Esempio: E Dan. Purg. 32. Tratto m'ave' nel fiume, infino a gola.
Definiz: §. A gola essere in che che sia: Per metafor. vale Aver gran quantità di quella tal cosa: modo de' Greci μέχρι τοῦ μυῤῥινοῦ.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 14. 192. Non pensato a nulla, come fossono nella pace a gola (qui il Latin. ha quasi media pace)
Esempio: Fir. Disc. Anim. Or che noi siamo nell'oro a gola.
Definiz: §. Mettersi ogni cosa giù per la gola , Ficcarsi ogni cosa giù per la gola, Cacciarsi, e simili, ogni cosa giù per la gola: vale Spendere tutto il suo in saziare l'appetito della gola. Lat. omnia commessationibus absumere, obligurire bona sua.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 1. 10. In un tempo regna sfrenatamente la lussuria, ec. in un'altro la pazzia di far gran pasti, e mettersi ogni cosa giù per la gola.
Definiz: §. Mentir per la gola. Lat. impudenter mentiri.
Esempio: Bern. Orl. 2. 3. 50. La bocca si percosse colla mano, ec. Ed a se disse: Cavalier villano, Taci, che te ne menti per la gola.
Definiz: §. Tirare uno per la gola: vale Avere uno alle sue voglie, per lo mangiare.

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