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omografo. 1
FURO
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vol.2 pag.552


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FURO.
Definiz: V. A. Ladro, Imbolatore. Lat. fur. Gr. κλέπτης.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Tu se' furo, e ladro di quello, che è di Dio, che gliele imboli, anzi se' furo della deitade.
Esempio: Pass. 299. Se la gloria, o favore di loda per qualunque bene, che tu hai, attribuisci a te non referendola a Dio, per certo tu se' furo, e ladro.
Esempio: Mor. S. Greg. Il furo, e 'l ladrone sempre ama le tenebre.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Traditor, ladro, furo, e malandrino.
Esempio: Dant. Inf. 21. Mai non fu mastino sciolto Con tanta fretta a seguitar lo furo.
Esempio: Com. Inf. 25. Furo è quello, che di notte toglie, e di dì si guarda.
Esempio: Vit. SS. Pad. Onde belando la pecora in ventre al furo, egli ne fu vituperato.
Esempio: Amm. ant. 5. 2. 8. Il furo delle cose molto serrate si sollicita.
Esempio: E Amm. Ant. 5. 2. 9. Come la preda chiama, e invita il furo.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Volendola comperare uno frate poi da quello furo, non sappiendo ch'ella fusse furata.
Definiz: §. Alla Pisana Furo, per Foro, disse il
Esempio: Bocc. nov. 20. 21. Il mal furo non vuol festa. v. i Dep. car. 54.

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