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FORAME
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vol.2 pag.705


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FORAME.
Definiz: Buco piccolo. Lat. foramen.
Esempio: Cr. 9. 95. 4. Le pecchie, ec. i forami grandi, verso 'l verno, di cera riturano.
Esempio: Virg. Eneid. M. Vengono al luogo, dove sono certi forami, e altrettante boci, risponsi della Sibilla.
Esempio: Cr. 4. 44. 1. Prendi la vitalba colle sue radici, e sotto la botte poni le radici sotterra, sicche elle vengano diritto al forame della botte.
Esempio: Volgar. Ras. Quando la pupilla, cioè il forame, che è nel nero dell'occhio a tanto appare, che si allarghi.
Esempio: E Volgar. Ras. altrove. I forami del naso, andando in su, in due si dividono.
Definiz: §. Forame: oggi comunemente si dice del Buco del culo dell'huomo. Lat. anus, podex.
Definiz: E per tutto il culo.
Esempio: Burch. Non hai danari? grattati il forame.
Definiz: §. Forame: Finestra, apertura. Lat. fenestra.
Esempio: Dan. Inf. 27. Così per non aver via, ne forame, ec. Si convertivan le parole grame.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 33. M'avea mostrato per lo suo forame Più lune già.

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