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DOLCE
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vol.2 pag.231-232


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DOLCE.
Definiz: Add. Aggiunto di sapor temperato, soave, e grato al gusto. Lat. dulcis. Gr. γλυκύς.
Esempio: But. Come la cosa dolce diletta al gusto, così la cosa di bel color diletta la vista.
Esempio: Cr. 4. 22. 4. L'uve troppo mature fanno il vino più dolce, ma meno potente.
Esempio: E Cr. 5. 5. 1. Delle ciriege certe sono dolci, e certe afre.
Esempio: E Cr. cap. 10. 2.Nella quale (terra) i più secchi, e i più dolci frutti nascono.
Esempio: E Cr. 8. 6. 8. E certe (uve)ne colga molto mature, acciocchè l'abbiano dolce (il vino.).
Esempio: Dant. Par. 8. A dubitar m'hai mosso, Come uscir può di dolce seme amaro.
Esempio: Petr. canz. 27. 1. Chiare, fresche, e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei, che sola a me par donna.
Esempio: E Petr. canz. 42. 4. Chiara fontana in quel medemo bosco Sorgea d'un sasso, ed acque fresche, e dolci Spargea.
Esempio: E Petr. son. 193. Sì dolce è del mio amaro la radice.
Esempio: Tes. Br. 3. 5. La bontade dell'acque puoi tu bene cognoscere, cioè ch'ella non esca di palude ec. che 'l suo colore sia lucente, e 'l sapore dolce.
Definiz: §. I. Per metaf. Grato, Piacevole, Soave, Caro, Gentile. Lat. gratus, iucundus, suavis. Gr. ἡδύς.
Esempio: Petr. son. 5.S'incomincia udir di fuore Il suon de' primi dolci accenti suoi.
Esempio: E Petr. 69. Erano i capei d'oro all'aura sparsi, Che 'n mille dolci nodi gli avvolgea.
Esempio: E Petr. 172. Dolci ire, dolci sdegni, e dolci paci, Dolce mal, dolce affanno, e dolce peso, Dolce parlare, e dolcemente inteso, Or di dolce ora, or pien di dolci faci.
Esempio: E Petr. 308. Non può far morte il dolce viso amaro, Ma 'l dolce viso dolce può far morte.
Esempio: Bocc. nov. 1. 30. La mamma mia dolce, che mi portò in corpo nove mesi il dì, e la notte.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 8. Li quali le parevan la più dolce cosa del mondo, e la più vezzosa.
Esempio: Cron. Morell. Egli, avendola conosciuta di dolce condizione, e ubbidiente, non l'avvisava innanzi.
Esempio: E Cron. Mor. altrove: Buoni consigli furono i suoi senza niuna retà di buona, e dolce condizione.
Esempio: Dant. Purg. 1. Dolce color d'oriental zaffiro, Che s'accoglieva nel divino aspetto.
Esempio: E Dan. Purg. 3. Andiamo in là, ch'e' vegnon piano, E tu ferma la speme, dolce figlio.
Esempio: E Dan. Purg. 11. Laudato sia 'l tuo nome, e 'l tuo valore Da ogni creatura, com'è degno Di render grazie al tuo dolce vapore.
Esempio: Fir. As. 95. Avendo adunque trapassato un dolce monticello, noi arrivammo finalmente al disiderato luogo.
Esempio: E Fir. nov. 8. 294. Dà volentieri a filare, e vuole il filato dolce.
Esempio: Alleg. 36. E sia la vostra lana Filata dolce, e bella.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 32. L'altro (fiume) che nell'orlo della Gallia corre più largo, e dolce, muta nome.
Esempio: Cas. son. 32. Ben veggo io, Tiziano, in forme nove L'idolo mio, che i begli occhi apre, e gira, In vostre vive carte, e parla, e spira Veracemente, e i dolci membri muove.
Definiz: §. II. Uomo dolce, vale Di benigna natura, Facile; contrario a Severo, e ad Austero. Lat. lenis, placidus. Gr. πρᾷος.
Esempio: Com. Inf. 4. Uomo dolce, e di buona condizione.
Esempio: Tes. Br. 2. 27. Gl'Imperadori, che furono dopo Costantino, non furono sì dolci, nè di sì di buon aere, come fu egli.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 78. Sia dolce quanto vuole per se; delle ingiurie della repubblica non sì largo.
Esempio: Bern. Orl. 1. 27. 56. Al fin delle parole lagrimando, Sopra il collo di lui lasciossi andare; Non potè sofferire il dolce Orlando, Che compagnía le volle anch'esso fare.
Definiz: §. III. Per Credulo. Lat. credulus. Gr. εὐπειθής.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 59. Riconoscevansi queste parole erba di Tiberio, colle cui vecchie arti il giovane dolce, e non astuto si governava.
Esempio: Varch. Ercol. 261. Comecchè egli si mostrasse da prima molto scredente ec. era poi più dolce, che la sapa, e non solo credeva, ma approvava alle due parole tutto quello, che gli era detto.
Esempio: Red. esp. nat. 17. Uno di loro più bonario degli altri, e più dolce ec. ne fece scommessa di venticinque doppie.
Definiz: §. IV. Uomo dolce di sale, vale Di poco senno, Scipito. Lat. insipidus, insulsus. Gr. βλάξ, ἀνοήτος.
Esempio: Bocc. nov. 32. 11. Donna zucca al vento, la quale era anzi che no un poco dolce di sale, godeva tutta ec.
Esempio: Galat. 50. Non sono adunque da seguitare i volgari modi, e plebei di Dioneo ec. nè fingersi matto, nè dolce di sale, ma a suo tempo dire alcuna cosa bella, e nuova.
Esempio: Malm. 2. 76. Ma non fu quanto lui dolce di sale.
Definiz: §. V. Onde Avere una vena di dolce, si dice di Chi è di poco senno, o Scimunito.
Esempio: Cecch. Mogl. 4. 10. Ei debbe avere una vena di dolce.
Definiz: §. VI. Legno dolce, Terra dolce, e simili, vale Trattabile, e Agevole a lavorarsi. Lat. tractabilis, mollis. Gr. ψιλαφητός, μαλακός.
Esempio: Tes. Br. 3. 5. La natura è, che noi dovemo guardare l'aere, che sia sano, e netto, e dolce.
Esempio: E Tes. Br. appresso: Ed in somma dee l'uomo guardare, che la terra sia dolce, e generosa, che del colore non caggia.
Esempio: M. V. 9. 8. I quali (fossi) ec. per lo terreno dolce furono in breve tempo forniti.
Esempio: Pallad.Questo mese nelli luoghi caldi, e dolci ottimamente si fa lo innestare.
Definiz: §. VII. Acque dolci, chiamansi Quelle, che salate non sono, nè minerali. Lat. dulcis. Gr. γλυκύς.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 18.Voi dovete sapere, che tutte acque, in che l'uomo si bagna, o elle son dolci, o d'altra maniera.
Esempio: E M. Aldobr. P. N. 19. Lo bagnare in acqua dolce fatto in istufe, o in tinora.
Definiz: §. VIII. Tempera dolce, dicesi Una tempera di ferro, o simili più arrendevole, a distinzione dell'altra, che il fa più crudo. Lat. mollis. Gr. μαλακός.
Esempio: Sagg. nat. esp. 204. Il quale (argento) per la sua crudezza non comporta di assottigliarsi, e distendersi come farebbe l'oro raffinato, o il piombo, o altro metallo più dolce.
Definiz: §. IX. Dolce, o Crudo: si dice per metaf. delle maniere del dipignere, o simili.
Definiz: §. X. Partirsi a bocca dolce, Rimanere a bocca dolce, o Lasciare altri a bocca dolce, ec.
v. BOCCA §. XIII.
Definiz: §. XI. Presso gli antichi si trova Dolze, per Dolce.
Esempio: Rim. ant. Dant. Maian. 76. Poi conoscete, dolze donna mia, Ch'amor mi stringe sì coralemente.

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