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1) Dizion.3° Ed. .
CURRO
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vol.2 pag.448-449


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CURRO.
Definiz: Legno ritondo, non molto lungo, il quale si mette sotto pietre, o cose simili gravi, per farle andare, e muovere agevolmente. Lat. palanga. Vergil. disse, per perifasi, rotarum lapsus.
Esempio: Lib. Viagg. Le donne sanno fare d'ogni maniera vestiri, e ogni altra cosa, carri, e curri, e aratoli (qui val Carretti)
Esempio: Dant. Inf. 17. Poi procedendo di mio guardo il curro [cioè l'andare, e 'l camminare della mia vista]
Definiz: §. Mettere uno in sul curro: Persuaderlo a che che si sia, mostrandogliele agevole.
Esempio: Fir. Trin. Io vo dar loro il resto; ch'io li vo metter sur un curro, che vada da se allo 'nsù, non che allo 'ngiù.
Esempio: E Fir. Trin. altrove. Non mi mettere in su' curri, per farmi poi rompere il collo.
Esempio: Varch. Suoc. Ma ogni cosa viene da quella vecchiaccia, che la mette su questi curri.

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