Definiz:

Quella parte del corpo de' bruti opposta al capo, congiunta alla spina della schiena. Latin. cauda.

Esempio:

Boc. Nov. 90. 10. E questa sia bella coda di cavalla, ec. bestia, che tu se, ec. qual cavalla vedestu mai senza coda?

Esempio:

E Bocc. Nov. 79. 2. E non v'incresca infinattanto, ch'io abbia fatto le code a questi topi.

Esempio:

Dant. Inf. 17. Ecco la fiera colla coda aguzza, Che passa, ec.

Esempio:

E Dan. Inf. Cant. 24. Quelle ficcavan per le ren la coda, E 'l capo.

Esempio:

E Dan. Purg. 24. Quei, che più n'ha colpa, Vegg'io a coda d'una bestia tratto.

Esempio:

Petr. Cap. 10. Urtar come lioni, e come draghi, Colle code avvinghiarsi.

Esempio:

Boc. Nov. 60. 12. Trovarono in essa una penna di quelle della coda d'un pappagallo.

Esempio:

Petr. Frott. Che gran coda ha la volpe, e cade al laccio.

Definiz:

§. Coda: Membro genital dell'huomo. Lat. penis, cauda salax.

Esempio:

Boc. Nov. 21. 11. Forse stimava, che egli così senza coda, come senza favella fosse.

Esempio:

E Bocc. Nov. 61. 10. Fantasima, fantasima, che di notte vai, a coda ritta ci venisti, a coda ritta te n'andrai.

Esempio:

E Bocc. g. 4. p. 14. Mostra male, che conoscano, che perchè il porro abbia il capo bianco, che la coda sia verde (Proverbio, che significa Robusta vecchiezza, e ancora atta a' servigi di Venere)

Esempio:

E Bocc. Nov. 77. 25. Lo scolare, che di mal pelo avea taccata la coda, ec. avere di mal pelo taccata la coda [E questo è proverbio: e si dice di Chi si ricorda delle ingiurie, e a suo potere vuol vendicarsene]

Esempio:

E Bocc. g. 5. f. 3. Monna Aldruda levate la coda, che buone novelle vi reco (Principio di canzone antica perduta, detta in ischerzo: e può valer Pigliate baldanza)

Esempio:

Bocc. Nov. 20. 18. Io t'ho avuti migliori bracchi alla coda, che tu non credevi avere avuto migliori bracchi alla coda [quasi proverbio: e vale Io t'ho saputo far codiare, e spiar con diligenza i tuoi andamenti; metafora tolta da' cani nel seguir la fiera alla coda]

Definiz:

§. Coda: L'estrema parte dell'occhio allato alla tempia. Onde Guardar colla coda dell'occhio. Lat. limis oculis aspicere.

Esempio:

Boc. Nov. 77. 5. E cominciatolo colla coda dell'occhio alcuna volta a guardare, ec.

Definiz:

§. Coda: anche si dice all'Ultima parte d'un'esercito, quando e' cammina.

Esempio:

M. V. 9. 50. Il Marchese, avendo alla fronte il bello, e grande esercito, non si poteva volgere indietro a dar soccorso a Pavía, per non avere i nimici alla coda.

Esempio:

Stor. Eur. 1. 7. Non volendo, ec. partir di notte, e segreto, ec. a cagione, che i nimici pensando, che per la paura e' fusse fuggito, non gli uscissero poi alla coda.

Definiz:

§. Coda: chiamano le donne Quella parte di capelli, che portano per lo più di dietro ristretti insieme. Lat. capillitium.

Definiz:

§. Coda: lo Strascico del manto de' Cardinali, e de' Prelati, o simili. Lat. syrma. Gr. σίρμα σύρμα . E Caudatario: Quegli, che lo sostien loro, in camminando.

Definiz:

§. Far coda: Andar dietro ad altrui per corteggiarlo. Lat. aliquem cum pompa comitari.

Esempio:

Stor. Aiolf. Donò Aiolfo l'arme, e 'l cavallo a' saccomanni della stalla, onde che tutti gli facien coda.

Esempio:

Agn. Pand. Ma far, come fanno i più; sottomettersi a questo, far coda a quest'altro, per soprastare a' più degni [Diremmo anche ciò, Far codazzo]

Definiz:

§. Far coda romana.

Esempio:

G. V. 10. 98. 2. E lo 'ngrato popolo di Roma, gli fece coda Romana [Questo è un giuoco, che fanno i fanciulli ruzzando, nel quale corrono attorno appiccati colle mani a' vestimenti l'un dietro all'altro; qui vale Che gli andaron dietro schernendolo, e beffandolo]

Definiz:

§. In proverb. Lisciar la coda: ed è Quello, che noi diciamo Piaggiare, far moíne, dar la soia; tolta la metafora da quello stropicciar, che si fa talora i gatti, per addimesticargli. Latin. blandiri.

Definiz:

§. Mettere, dove non va il capo, la coda: che vale Essere entrante, e cercar d'ottener per ogni guisa, lo 'ntento suo.

Esempio:

Morg. Dove 'l capo non va, metto la coda.

Definiz:

§. Nella coda sta il veleno: cioe, che Nell'ultimo è la difficultà, e 'l pericolo; tolta la metafora da' serpenti, che forse nella coda, più che in altra parte, hanno raccolta la malvagità del veleno.

Definiz:

§. L'asino non conosce la coda, se non quando e' non l'ha: che è Conoscere il bene, quando e' s'è perduto. Latin. malo accepto, stultus sapit. Flos. 251.

Esempio:

Lor. Med. Canz. Che la coda par conosca L'asinin quando e' non l'ha.

Esempio:

Bellinc. Che l'asinel conosce allor la coda, Quando e' non l'ha dice un proverbio antico.

Definiz:

§. Egli è meglio esser capo di gatta, che coda di lione: cioè Esser il maggior tra i piccoli, che il minor tra' grandi. Latin. malo hic esse primus, quam Romae secundus.

Definiz:

§. Mangiare il porro dalla coda: cioè Fare a rovescio.

Definiz:

§. Saper dove il diavol tien la coda: vale Essere accorto, Sapere il conto suo.

Esempio:

Salv. Granch. 3. 9. So dove il diavol tien la coda.

Esempio:

Ciriff. Calv. 1. Perocchè egli è malvagio, e pien di froda, E sa ben dove il diavol tien la coda.

Definiz:

§. Guastar la coda al fagiano: si dice di Chi narrando un fatto, lascia il più bello. Lat. ver ex anno tollere.

Definiz:

§. Capo, e coda: Principio, e fine.

Definiz:

§. Coda: diciamo anche a' Crini delle comete, che appariscon nel Cielo.

Esempio:

Varch. St. 13. Si vede, ec. una cometa con una risplendente coda.

Definiz:

§. Da coda, diciamo Codióne, o Codrióne: ch'è l'Estremità delle reni appunto sopra 'l sesso, più apparente negli uccelli, che negli huomini.

Definiz:

§. Codirosso: Uccello di coda rossa, spezie di beccafico.