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AGO
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vol.2 pag.52


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AGO
AGO.
Definiz: Strumento picciolo, e sottile d'acciaio, nel quale s'infila il refe, seta, e simili, per cucire. Lat. acus.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Non ci ha ne ago, ne refe, non ci ha forvici, ne coltello.
Esempio: Boc. Pr. 8. Perciocchè all'altre è assai l'ago, e 'l fuso, e l'arcolaio.
Esempio: Dan. Inf. 20. Vedi le triste, che lasciaron l'ago, La spuola, e 'l fuso.
Esempio: Ovvid. Pist. E ficca ne' miseri fegati l'aguzzate ágora.
Esempio: Lasc. Spir. 1. 3. Oltre a questo, gettò per bocca ciocche di capelli, ágora, spilletti, ec.
Definiz: §. Per similit. quel sottil ferruzzo, sul qual s'accomoda la calamíta della bussola, e degli orivuoli a Sole. Lat. acus versoria.
Esempio: Dan. Par. 12. Del cuor dell'una delle luci nuove Si mosse voce, che l'ago alla stella Parer mi fece.
Esempio: Com. Par. 2. Clío, Euterpe, Calliope, ec. sono la mia calamíta, e 'l mio ago, le quali m'addirizzano, ec.
Esempio: Tes. Br. 2. 49. E sappiate, che a queste due tramontane vi s'apprende la punta dell'ago, ver quella tramontana, a cui quella faccia giace.
Definiz: §. Dicesi eziandío Ago a quella picciolissima spina, che hanno nella coda le vespe, le pecchie, i calabróni, e simili animaluzzi, col quale pungono. Lat. aculeus.
Esempio: Dan. Purg. 32. E come vespa, che ritragge l'ago, A se traendo la coda maligna.
Definiz: §. Diciamo Ago ancora a quel ferro aguzzo, che è appiccato alla toppa, e entra nel buco della chiave, e guidala agl'ingegni della serratúra.
Definiz: §. E Ago a quel ferro della stadéra appiccato allo stilo, che stando a piombo mostra l'equilibrio.
Definiz: §. E Ago a quel risalto, che fa l'arpione, nel quale entra l'anello della bandella.
Definiz: §. E Ago negli orivuoli a sole, a quel ferro, o simili, fisso a perpendicolo nel piano, che manda l'ombre a segnar l'ore. Lat. gnomon.
Definiz: §. E Ago è altresì quello strumento di legno, sul quale s'adatta dimolto filo, e fassi le reti, la qual quantità di filo si chiama Agáta.
Definiz: §. Da ago il detto proverbiale: Costì mi cadde l'ago, che tra gli altri sensi ha questo, cioè tu se caduto appunto, dove io m'aspettava.
Esempio: Salv. Granch. 1. 1. Vidi ben'io dove la cosa appunto aveva a riuscire: costì mi cadde l'ago.
Definiz: Al qual detto forse alluse Dante Purg. 31. in queste parole.
Esempio: Dan. Purg. 31. Sì mi diè, dimandando, per la cruna Del mio disío. I Latini in simigliante proposito, hinc illae lacrimae.
Esempio: Salv. Gr. 1. 1. Costì mi cadde l'ago.
Definiz: §. Proverb. Dare un ago, per avere un palo di ferro.

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