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1) Dizion.3° Ed. .
ABBAIARE
Voce completa

vol.2 pag.4


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ABBAIARE.
Definiz: Il mandar fuori, che fa il cane, la sua voce, quando fa impeto in alcuno. Lat. latrare, baubari. Gr. βαΰξειν βαΰζειν.
Esempio: Boc. Nov. 15. 23. Non altramente, che ad un can forestiere tutti quelli della contrada abbaiano addosso.
Esempio: Dan. Inf. c. 6. Qual'è quel cane, ch'abbaiando agugna, E si racqueta poi, ch 'l pasto morde.
Esempio: Fir. Lucid. E non trova ne can, ne gatta, che abbai per lui (cioè che dica una parola per lui)
Esempio: Boez. Varch. lib. 1. p. 5. Posciachè ebbi più tosto abbaiato, che detto queste cose (qui per similitudine)
Definiz: §. Per metaf. in attivo significato, manifestare. Lat. patefacere, ostendere.
Esempio: Dan. Inf. c. 7. Assai la voce lor chiaro l'abbaia.
Definiz: §. Per favellare sconsideratamente. Lat. temerè loqui.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Ciascuno abbaia, e non è chi gliel vieti.
Esempio: Ber. Orlan. E va pur dietro abbaiando, e gridando Incontro a Brandimarte, et ad Orlando.
Esempio: Fir. Trin. 3. 2. Siate voi chiari dunque; o lasciatelo abbaiare, o fatevene beffe.
Esempio: Ambr. Ber. Att. 2. 3. Non credo già, ch'i zanaiuoli, o simili huomini, intorno alla casa m'abbaino (cioè si aggirino, mi vengano intorno.)

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