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Dizion.2° Ed. .
AVARO
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pag.94
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AVARO.
Definiz: | Bruttato del vizio dell'avarizia. Lat. avarus. |
Esempio: | Alber. cap. 12. 1. Dall'avaro neuno bene può nascere, perchè l'avaro nulla fa a
diritto, se non quando egli si muore. |
Esempio: | Fior. Vir. Ag. Mon. Quegli è propriamente avaro, che ritiene quello, che è da
spendere. |
Esempio: | Bocc. n. 2. 9. Intanto avari, e cúpidi di danari gli vide, che, ec. |
Esempio: | E Bocc. n. 8. 7. Pure avendo in se, quantunque avaro fosse,
alcuna faviluzza di gentilezza. |
Esempio: | Amm. Ant. All'avaro non falla cagion di negar servigio. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 15. Gente avara, invidiosa, e superba. |
Esempio: | Petr. Canz. 9. 1. L'avaro zappator l'arme riprende. |
Esempio: | Quist. Filos. C. S. L'avaro è pronto a domandare, tardo a dare, frontoso a
negare, ec. dell'altrui largo, del proprio scarso: vota la gola per crescer l'arca, assottiglia il corpo, per
accrescer guadagno: la mano ha rattratta a dare, distesa a ricevere: a dar chiusa, a ricevere
aperta. |
Definiz: | ¶ Per simil. scarso. |
Esempio: | Petr. Son. 45. E siate omai di voi stesso più avaro. |
Esempio: | Bocc. proem. 8. La quale, dove meno era di forza, ec. Quivi più avara fu di
sostegno. |
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