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DANNAGGIO
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vol.2 pag.9


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DANNAGGIO.
Definiz: Lo stesso, che Danno. Lat. damnum, detrimentum. Gr. ζημία, βλάβη.
Esempio: G. V. 9. 159. 2. Grandissimo dannaggio vi riceveron quegli del capitan di Melano.
Esempio: Bocc. nov. 10. 4. In questo in mio dannaggio Cerchi, o proccuri.
Esempio: Dant. Inf. 30. E quale è quei, che suo dannaggio sogna, Che sognando disidera sognare.
Esempio: Rim. ant. Guid. Colon. 112. Amor non cura di far suoi dannaggi.
Esempio: Rim. ant. F. R. Perchè sanza dannaggio amor non fere.
Esempio: Dep. Decam. 110. Nel secondo fu mutato Peri, che è voce propria d'una dignità in Francia, e dammaggio, che negli antichi è spesso, in danno, o dannaggio.
Esempio: Alam. Colt. 4. 82. Che dannaggio avrebbe Dalla vil compagnia dell'atra amurca.

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