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1) Dizion.3° Ed. .
TARLO
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vol.3 pag.1668


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TARLO.
Definiz: Vermicello, che si genera nel legno, e lo rode. Lat. teredo, caries.
Esempio: Fior. Vir. A. M. Siccome il tarlo consuma il legno, ec. così consuma la 'nvidía il corpo dell'huomo.
Esempio: Petr. Canz. 48. 5. Che legno vecchio mai non rose tarlo, Come questi il mio cuore.
Esempio: Cr. 9. 30. 4. Putredine di legno corrotto, la quale volgarmente s'appella tarlo.
Esempio: Franc. Sacch. Rim. Essendo a tutti velenoso tarlo.
Definiz: §. Il generar tarli: si dice Intarlare.
Esempio: Dav. Colt. E i frutti intarlano, e bastan poco.
Definiz: §. E Intarlamento.
Esempio: Dav. Colt. Il buon abeto vuole, ec. esser subito, che è in terra sbucciato, e concio, perciocchè, ec. gli viene tra la buccia, e 'l legno un certo minuto intarlamento.
Definiz: §. In proverbio diciamo: L'amor del tarlo: di Chi ama sol per suo utile. Lat. ut lupus agnos, ut lupus ovem.

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