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1) Dizion.3° Ed. .
NEGLIGENZA, e NEGLIGENZIA
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vol.3 pag.1081


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NEGLIGENZA, e NEGLIGENZIA .
Definiz: Trascuraggine. Lat. negligentia, socordia, acedia.
Esempio: Com. Purg. 10. Negligenzia è non curare di quello, che si dee fare.
Esempio: Dant. Purg. 1. Qual negligenza, quale stare è questo?
Esempio: G. V. 9. 325. 2. Per negligenza, ovvero per miseria di spendere, s'indugiarono.
Esempio: Tratt. Pec. Mor. La negligenza è circa l'atto interiore, cioè di non eleggere di far quello, che si debba, o di non farlo diligentemente, come si debba, ec. Procede adunque la negligenza da una remission di volontà, per la qual cosa non è sollecita la ragione, a deliberar di far quelche debbe, o nel modo, che debbe.
Esempio: Tes. Br. 5. 43. Non è cosa da contare, se non la sua negligenza, e del suo allentamento, che gli huomini ne contano di molti proverbj.
Esempio: E Tes. Br. 7. 62. Negligenza è, quando l'huomo può tornare addietro, e vendicare lo torto fatto, e nol fa.
Esempio: Collaz. S. Pad. Le quali cose cessando ancora, per negligenza, che vi s'inframmetta.
Esempio: Tass. Ger. 2. 18. Le negligenze sue, son'artificj.

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