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MELA
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vol.3 pag.1018


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MELA.
Definiz: Frutta nota. Lat. malum. Gr. μῆλον.
Esempio: Bocc. Introd. n. 5. Delle quali alcune crescevano, come una comunal mela, altre, com'un'uovo.
Esempio: E Bocc. Nov. 24. 3. Fresca, e bella, e ritondetta, che pareva una mela casolana.
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 27. Voi non apparaste miga l'a, bi, ci, in sulla mela, come molti scioccóni voglion fare, anzi l'apparaste bene in sul mellóne.
Esempio: Bemb. As. 2. Alcuni di noi, che pur il pesco dalla mela conosciamo [modo proverbiale: e vale Aver cognizione distinta, ed esatta delle cose]
Definiz: §. Mela: per simil. la Palla, che si mette sopra le cime delle cupole, e de' pinnacoli.
Esempio: G. V. 1. 60. 4. Al tempo, che detto Duomo era tempio di Marte, non vi era l'aggiunto del Capannuccio, e della mela di sopra.
Esempio: Pec. 17. 2. Al tempo, che il detto Duomo fue Tempio di Marte, non vi era sopra alla detta aggiunta, ne lanterna, ne mela sopra.
Definiz: §. Mele: diciamo anche alle Natiche, o chiappe. Latin. nates.

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