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1) Dizion.3° Ed. .
CANDELA
Voce completa

vol.2 pag.271


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CANDELA.
Definiz: Cera lavorata, ridotta in forma cilindrica, con istoppíno nel mezzo, al quale s'appicca il fuoco, per uso di veder lume, e fassene anche di sevo. Lat. candela.
Esempio: Boc. Nov. 40. 10. Gl'incominciò a strignere agramente le carni, e a cuocerlo, con una candela accesa.
Esempio: E Bocc. Nov. 28. 20. Ed anche non ci ha mandata candela niuna, ed emmi convenuto mangiare al buio.
Esempio: Dan. Purg. 22. Se così è, qual Sole, o quai candele Ti stenebraron sì, che tu drizzasti Poscia di retro al pescator le vele?
Definiz: §. Dante l'usò anche in terminazion masculina.
Esempio: Dan. Par. 11. Fermossi come a candellier candelo.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 3. Per far disposto a sua fiamma il candelo.
Definiz: §. E da candela Candelotto e falcola, e falcolotto: son quasi il medesimo, che Candela, detti forse da fiaccola, o da facella.
Definiz: §. Proverb. La candela è al verde: che significa, Essere al fine, perciocchè nella parte inferiore, alcune son tinte di verde.
Definiz: §. E quell'altro. Ne femmina, ne tela, a lume di candela: che vuol dire: Guarda queste due cose di giorno. Lat. de gemmis, de tinta murice lana, consule de facie, corporibusque diem.

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