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1) Dizion.4° Ed. .
MOSSE
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vol.3 pag.295


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MOSSE.
Definiz: Luogo, donde si muovono a corso i cavalli, che corrono il palio, i qua' cavalli, diciamo Barberi. Lat. carceres. Gr. ὕσπληγξ.
Esempio: G. V. 9. 316. 3. E poi ec. fece in dispetto, e vergogna de' Fiorentini correre tre palj, dalle nostre mosse infino a Peretola.
Definiz: §. I. Dar le mosse, vale Dare il segno di muoversi a' barberi, o a' cavalli. Lat. e carceribus mittere. Gr. ὑφ'ὕσπληγγος ἀφιέναι.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 206. Quando Farinello, avendo la ventura ritta, gli parve tempo di dare le mosse alla giumenta ec. (quì figuratam.)
Definiz: §. II. Per metaf.
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 2. Che date all'impossibile le mosse Per quel, ch'egli han desío, Lo voglion giunto al palio in un momento.
Esempio: E Buon. Fier. 4. 2. 7. Duro porger la mano, e ritirarla Più volte pria, che dar l'ultime mosse A cavarli di man due giuli.
Definiz: §. III. Esser buone mosse, modo proverb. solito dirsi, quando si viene, dopo molto indugio, o difficultà, alla conchiusione di qualche affare.
Esempio: Malm. 7. 9. O ringraziato, dice, sia Minosse, Che una volta le furon buone mosse.
Definiz: §. IV. Pigliar le mosse, figuratam. vale Cominciare a muoversi, Partirsi, Avviarsi.
Esempio: Bocc. nov. 32. 15. Se n'entrò in casa d'una sua amica, dalla quale altra volta aveva prese le mosse, quando andava a correr le giumente.
Esempio: Ambr. Furt. 5. 4. Sono uscito fuori con animo d'andare al governatore a narrargli il caso, che è molto importante, che Lottieri arà di già preso le mosse.
Definiz: §. V. Stare alle mosse, o Tenere alle mosse, o simili, vale Stare, o Tenere a segno, Avere, o Far avere pazienza.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 17. La città è tale imbrigliata, ch'ei si può andar a dar pasto agli animi militari per fargli stare nella pace alle mosse.
Esempio: E vit. Agr. 397. Quando Agricola parve i suoi, benchè lieti, e appena tenuti alle mosse, così rinfiammare.
Esempio: Buon. Fier. 4. Intr. Con quel fien, che ti giova avere in mano Per tenerti alle mosse i compratori.
Esempio: Malm. 9. 14. Gli altri ec. Non poterono star più alle mosse.
Definiz: §. VI. Furare le mosse, o Rubar le mosse, vale Prevenire in dire, o far cosa, che altri prima avesse in pensier di fare. Lat. antevertere, praevenire, eripere e manu manubrium. v. Flos 213. Gr. φϑάνειν.
Esempio: Ambr. Cof. 2. 2. Io già volealo Dir, che l'avea pensato, ma rubastemi Le mosse.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 5. 1. Eh fate a modo mio, che qualcun altro Non vi furi le mosse.
Esempio: Varch. Ercol. 80. Quando alcuno aveva in animo, e poco meno, che aperte le labbra per dover dire alcuna cosa, e un altro la dice prima di lui, cotale atto si chiama furar le mosse, o veramente romper l'uovo in bocca.
Definiz: §. VII. Dar le mosse a' tremuoti.
Esempio: Varch. Ercol. 88. Dar le mosse a' tremuoti, si dice di coloro, senza la parola, e ordine de' quali non si comincia a metter mano, non che spedire cosa alcuna, il che si dice ancora: dar l'orma a' topi, ed esser colui, che debbe dar fuoco alla girandola.

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