1)
Dizion.4° Ed. .
LUNA
Voce completa
vol.3 pag.97
|
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
|
LUNA.
| Definiz: | Il Pianeta più vicino alla terra. Lat.luna. Gr. σελήνη. |
| Esempio: | Bocc. nov. 20. 5. Sopra questi aggiugnendo ec. certi punti della luna, ed altre
eccezioni molte. |
| Esempio: | E Bocc. nov. 43. 8. E poco appresso, levatasi la luna, e 'l
tempo essendo chiarissimo ec. vegghiava. |
| Esempio: | Dant. Par. 16. E come 'l volger del ciel della luna Cuopre, ed iscuopre i liti.
|
| Esempio: | Petr. canz. 48. 7. Qual non si vedrà mai sotto la luna. |
| Esempio: | Tass. Ger. 6. 103. E già spargea rai luminosi, e gelo Di vive perle la sorgente
luna. |
| Definiz: | §. I. Luna, per Tutto 'l tempo del suo corso, cioè un mese. Lat. mensis. Gr.
μήν. |
| Esempio: | Dant. Inf. 33. Breve pertugio ec. M'avea mostrato per lo suo forame Più lune già.
|
| Esempio: | E Dan. rim. 46. Onde s'io ebbi colpa, Più lune ha volto 'l
sol, poichè fu spenta. |
| Definiz: | §. II. Luna, per Tempo semplicemente. |
| Esempio: | Dant. Par. 27. Che poi divora colla lingua sciolta Qualunque cibo per qualunque
luna. |
| Esempio: | But. ivi: Per qualunque luna, cioè quando è quaresima, e quando nò, e d'ogni tempo
secondo l'appetito della gola. |
| Definiz: | §. III. Luna nuova, Luna crescente, Luna scema, e simili; maniere, e
termini dinotanti il Fare, il Crescere, lo Scemare, e altre variazioni della luna. Lat.nova,
crescens, deficiens luna. Gr. σελήνη
τικτομένη, καὶ
φθινύθουσα, Filostr. gr. |
| Esempio: | Serd. stor. 5. 185. Aspettato la luna nuova, quando la crescente del mare era
molto grande, accostò il giunco al ponte. |
| Esempio: | Dav. Colt. 160. Vendemmia senz'acqua addosso, subito che è venuta la luna nuova,
volendo gran vino, e polputo; e volendolo piccolo, a luna scema, e logora. |
| Esempio: | Ciriff. Calv. 1. 31. Un volto giallo, e tondo, e scofacciato, Che pare in
quintadecima la luna. |
| Definiz: | §. IV. La luna non cura l'abbaiar de' cani, o simili; proverb. che vale, che Le cose grandi, e di
valore non curan delle piccole, e vili. Lat.culicem non curat elephantus Indicus.
Gr. κώνωπος
ἐλέφας ἰνδὸς οὐκ
ἀλεγίζει, Filostr. gr. v.
Flos 106. |
| Esempio: | Cecch. Inc. prol. E gracchino Di loro le cornacchie quanto vogliono, Che la luna
non stima i can, che abbaiano. |
| Definiz: | §. V. Che ha da far la luna co' granchi? proverb. che si dice del Far paragone tra due cose
sproporzionate. Lat. quid speculo commercii cum gladio? Gr. τί λήκυθος, καὶ
στρόφιον, Suid. v.
Flos 257. e 258. |
| Esempio: | Borgh. Arm. fam. 46. Si sentono spesso di belle novelle, e tali tenersi per una
cosa medesima, e vantarsi di certi parentadi, che hanno tanto a fare insieme quanto la luna co' granchi, o i liofanti
colle bertucce. |
| Definiz: | §. VI. Mostrar la luna nel pozzo; vale Voler dare ad intendere altrui una cosa per un'altra, e
fargli veduto quel, che non è. |
| Esempio: | Pataff. 6. E la luna nel pozzo a' sottrattosi. |
| Esempio: | Varch. Ercol. 55. I quali, perchè il più delle volte sono persone rigattate, e
uomini di scarriera, mostrano altrui la luna nel pozzo. |
| Definiz: | §. VII. Più su sta mona luna; pur proverb. che vale Tu non t'apponi, Tu non dai nel segno, Tu non
la di' giusta. Lat. non propter pedis cum lyra dissidium. Gr. οὐ διὰ τὴν τοῦ
ποδὸς πρὸς τὴν
λύραν ἀμετρίαν,
Plutar. v. Flos 258. |
| Esempio: | Libr. Son. 11. Più su sta mona luna, e ci è più bello. |
| Esempio: | Fir. Luc. 5. 6. Ma più su sta mona luna. |
| Esempio: | Morg. 16. 45. Più su sta mona luna, fratel mio, Guarda, se in sogno dicevi com'io.
|
|
