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GASTIGARE
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vol.2 pag.574


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GASTIGARE.
Definiz: Punire. Lat. castigare, punire, in aliquem animadvertere, poenâ afficere. Gr. κολάζειν, παιδεύειν.
Esempio: Bocc. nov. 89. 15. Così adunque fu gastigata la ritrosa, ed il giovane amando fu amato.
Esempio: Tav. Rit. Buona dama non gastigare, s'ell'è ria, poco vale.
Esempio: Dant. Inf. 5. Perch'io dissi: maestro, chi son quelle Genti, che l'aer nero sì gastiga?
Esempio: E Dan. rim.43. Colpa della ragion, che nol gastiga.
Definiz: §. I. Per Riprendere, Ammonire, Correggere. Lat. castigare, reprehendere, obiurgare, admonere. Gr. ἐπιτιμᾶν, ἐπιπλήττειν, νουθετεῖν.
Esempio: Genes. Leggesi, che Aristotile lo gastigava molto delle femmine.
Esempio: Bocc. nov. 1. 22. Anzi ci era venuto per doverli ammonire, e gastigare.
Definiz: §. II. E neutr. pass. per Emendarsi. Lat. resipiscere. Gr. ἀναφρονεῖν, ἐπανορθοῦσθαι.
Esempio: Vit. Barl. 44. Sì ne prendi tale vendetta, che tutti gli altri se ne gastighino.
Definiz: §. III. In modo proverb. Chi uno ne gastiga, cento ne minaccia; e vale, che Il gastigo d'uno serve di esempio a molti per deviargli dal mal fare.
Esempio: Varch. Suoc. 5. 3. Chi uno ne gastiga, cento ne minaccia.

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