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1) Dizion.4° Ed. .
ESCA
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vol.2 pag.303-304


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ESCA.
Definiz: Cibo. Lat. esca, cibus. Gr. σῖτος.
Esempio: Dant. Purg. 2. Se cosa appare, ond'egli abbian paura, Subitamente lasciano star l'esca, Perchè assaliti son da maggior cura.
Esempio: Cr. 3. 6. 4. Il seme suo (della canapa) è ottimo per gli uccelli, e volentieri lo beccano, e piglian per esca.
Esempio: G. V. 12. 72. 2. E quasi non rimasono colombi, e polli per difetto d'esca.
Esempio: Petr. son. 132. Ch'i' non curo altro ben, nè bramo altr'esca.
Definiz: §. I. Per metaf. Inganno, dal mostrar, che si fa l'esca ad alcuni animali, con essa allettandogli per pigliarli. Lat. esca. Gr. δέλεαρ.
Esempio: Lab. 117. I cattivelli, che attorno vanno, avendo nell'esca nascosto l'amo, prendono senza lasciare.
Esempio: Cavalc. med. cuor. Cautamente convien pensare il lacciuolo occulto, e l'amo posto nell'esca del diletto.
Esempio: Petr. canz. 8. 4. Chi mi conduce all'esca, Onde 'l mio dolor cresca?
Esempio: Tass. Ger. 4. 26. Prendi, s'esser potrà, Goffredo all'esca De' dolci sguardi, e de' be' detti adorni.
Esempio: Bern. Orl. 2. 4. 68. Acciò s'alcun tirato dagli odori, E dalla vista del liquido giaccio, Venisse all'esca, ancor uscisse fuori.
Definiz: §. II. Per Quella materia, che si tiene sopra la pietra focaia, perchè vi s'appicchi 'l fuoco, che se ne cava col focile. Lat. fomes. Gr. ἐμπύρευμα.
Esempio: Dant. Inf. 14. Onde la rena s'accendea, com'esca Sotto focile.
Esempio: Capr. Bott. 2. 24. Che vuole egli dire, che tu peni tanto a accender codesta esca?
Esempio: Malm. 2. 56. Trovò focile, ed esca, e legni varj, Onde un buon fuoco in un cantone accese.
Definiz: §. III. Per metaf. in questo sentim. vale Stimolo, Incitamento. Lat. fomes. Gr. ἐμπύρευμα.
Esempio: Disc. Calc. 33. E porge a i giovani, i cui sangui ribollono, l'esca, e il focile del fare la rissa, e d'accendere il fuoco dell'ira.
Esempio: Bern. Orl. 3. 6. 5. Troppa esca avea, troppi mantici al core Di sdegno, di ragion, d'ardir, d'amore.
Definiz: §. IV. In proverb. Andare all'esca, si dice di chi si lascia prendere dalle speranze, o dalle vane promesse.

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