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Dizion.4° Ed. .
CIBO
Voce completa
vol.1 pag.658
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CIBO.
Definiz: | Cosa da mangiare, Vivanda. Lat. cibus, esca, epulae. Gr. σῖτος. |
Esempio: | Bocc. Introd. 10. Dilicatissimi cibi, e ottimi vini temperatissimamente usando.
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Esempio: | E Bocc. nov. 66. 2. Spesso avviene, che sempre non può l'uomo
un cibo, ma talvolta desidera di variare. |
Esempio: | E vit. Dant. 241. Nel cibo, e nel poto fu modestissimo. |
Esempio: | Dant. Inf. 33. E l'ora s'appressava, Che il cibo ne soleva essere addotto.
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Esempio: | Petr. son. 160. Pasco la mente d'un sì nobil cibo, Ch'ambrosia, e nettar non
invidio a Giove. |
Esempio: | Boez. Varch. 1. 2. Nudrito già del nostro latte, e cresciuto de' nostri cibi.
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Esempio: | Buon. rim. 19. Ma se 'l tuo sguardo, or rigido, or sereno, Cibo, e vita mi fa d'un
gran martire, ec. |
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