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CARICARE
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vol.1 pag.567


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CARICARE.
Definiz: Por carico addosso, o sopra a chi ha a reggere. Lat. onerare, onus imponere. Gr. φορτίζειν.
Esempio: Nov. ant. stamp. ant. 83. Quegli tornò col mulo, e disse al compagno, i' ho mangiato alla villa, e tu dei avere fame, mangia questi due pani così belli, e poi caricheremo. Quelli rispose: io non ho gran talento di mangiare ora, e però carichiamo prima. Allora presero a caricare, e quando ebbero presso che caricato ec.
Esempio: Nov. ant. 100. 4. Teneanlo in terra a rivescio, e caricavanlo di pietre, e di terra.
Esempio: Bocc. nov. 14. 3. Comperò un grandissimo legno, e quello tutto di suo' danari caricò di varie mercatanzíe, e andónne con esso in Cipri.
Esempio: E Bocc. g. 3. p. 1. Fatta ogni altra cosa caricare, quasi quindi il campo levato, colla salmería n'andò, e colla famiglia.
Definiz: §. I. In signific. neutr. pass. Aggravarsi, Riempirsi.
Esempio: Bocc. nov. 23. 3. Perciocchè ancora vivono di quelli, che per questo si caricherebber di sdegno.
Esempio: E Bocc. nov. 76. 5. Calandrino veggendo, che 'l prete non lasciava pagare, si diede sul bere, e benchè non ne gli bisognasse troppo, pur si caricò bene.
Definiz: §. II. E per Inoltrarsi, Spingersi.
Esempio: Stor. Eur. 5. 105. Quivi per la stracchezza, e molto più per gli urti degli ultimi, che troppo si caricavano addosso a' primi, si annegarono quasi che a monti.
Definiz: §. III. Caricare, per Incaricare, Dar carico. Lat. incusare, crimini dare, in invidiam vocare, in invidiam adducere, invidiâ onerare. Gr. αἰτιᾶσθαι.
Definiz: §. IV. Caricare è ancora Pregare istantemente, Gravare, Pressare, Importunare. Lat. obsecrare. Gr. λιπαρεῖν.
Esempio: M. V. 5. 7. Infine dopo lungo dimoro caricato il Papa, e' Cardinali dal Re, e dalla Reina, che questa vergogna non rimanesse nella casa reale, infine per lo meno male, e per ricoprire quello vituperio, concedette la detta dispensazione (così ne' buoni T. a penna)
Definiz: §. V. Caricar la balestra, l'arco, e simili, vale Metterli in punto, e in ordine per iscaricarli. Lat. ballistam et c. tendere. Gr. τείνειν.
Definiz: §. VI. Per metaf.
Esempio: Bocc. nov. 72. 12. Messer ec. che aveva carica la balestra, trattosi il tabarro, gliele diede (quì denota oscenità)
Definiz: §. VII. Caricar l'archibuso, le pistole, i cannoni, e simili; vale Mettervi dentro la polvere, le palle, o la munizione ad effetto di poterli scaricare.
Esempio: Red. esp. nat. 21. L'inganno consisteva nel modo di caricare la pistola.
Definiz: §. VIII. Caricar l'orza, tolta la metaf. dalla navigazione, vale Empiere di soverchio.
Definiz: §. IX. E in sentim. osceno.
Esempio: Bocc. nov. 86. 9. Da una volta insù caricò l'orza, con gran piacer della donna.
Definiz: §. X. Caricar l'orza col fiasco, vale Aggravarsi per soverchio bere.
Definiz: §. XI. Caricare uno d'ingiurie, di villaníe, di bastonate, o simili, vale Ingiuriarlo molto, Percuoterlo assai, Darli dimolte bastonate. Lat. conviciis, verberibus onerare. Gr. λοιδορεῖν, πᾶσαν αἰκίαν αἰκίζειν.
Esempio: M. V. 2. 31. Con tanto impeto cominciarono a caricare di pietre, e di pali acuti, e di legname i loro assalitori coll'aiuto de' buoni balestrieri, che per forza gli ributtarono addietro del primo fosso.
Esempio: Fir. As. 87. Deh perchè non azzopp'io, e non carico di bastonate oramai questo sacrilego?
Esempio: E Firenz. As. d'oro. 257. Non restavano di caricarmi di bastonate fin a tanto, che e' mi vedessero camminare.
Definiz: §. XII. Caricare l'inimico, dicesi dell'Urtarlo con gran forza. Lat. hostem urgere. Gr. ἐπείγειν.
Esempio: Ricord. Malesp. 15. E i Fiesolani isconfissono, e caricarono i Romani infino alla riva d'un fiume, il quale si chiamava Arion.
Esempio: Tac. Dav. stor. 3. 307. Antonio sostenne i suoi, che piegavano, chiamando i Pretoriani, i quali presa la pugna caricarono i nimici.
Esempio: Bern. Orl. 1. 21. 19. Ordinaron, ch'Uberto dal lione All'incontro di lui sia primo mosso, E caricato dal figliuol d'Amone.
Definiz: §. XIII. Caricarla a uno, vale lo stesso che Barbargliela, Accoccargliela, Calargliela, Fargli, o burla, o alcun cattivo scherzo, che non sel'aspetti. Lat. inopinato ludificari. Gr. ἀνελπίστως ἐμπαίζειν.
Esempio: Lasc. Pinz. 3. 7. Vedi, se me l'avevano caricata.
Esempio: E Lasc. rim. Ben me la caricasti.
Esempio: E Sibill. 2. 2. Coll'aiuto di Fuligno noi gliene caricavamo più netta, che un uovo.
Esempio: Ar. Len. 5. sc. ult. Poi ritrovandosi, Com'era appunto il ver, che caricatala Avea costui non a te, ma a Lucinia, Tutto restò riconsolato ec.
Definiz: §. XIV. Caricar la memoria, vale Affaticarla troppo.
Esempio: Amm. ant. 9. 8. 33. La memoria ec. se tu le vogli piacere, non la caricare, che ella vuole essere benignamente trattata, non caricata.
Definiz: §. XV. Caricar nel discorso, dicesi dell'Accrescere in parlando la cosa di più di quello, che veramente sia nell'esser suo. Lat. oratione adaugere, exaggerare. Gr. αὐξάνειν, σωρεύειν.
Definiz: §. XVI. Caricare un ritratto, il dicono i pittori dell'Accrescere in esso, o in meglio, o in peggio qualche parte della persona ritratta.
Definiz: §. XVII. Caricare di colore, vale Aggravar di colore, Colorire assai. Lat. colore saturare. Gr. πολυχρώζειν.
Esempio: Art. Vetr. Ner. 51. In effetto il caricare, o non caricare il vetro di colore, si dee fare secondo i lavori, che si hanno a fare.
Definiz: §. XVIII. Caricare alcuna cosa di checchè sia, vale Aggiugnerle, Attribuirle checchè sia.
Esempio: Red. lett. 1. 291. Lo rassomiglierei ad un quadro di Tiziano, in cui questo grande artefice avesse voluto dipignere la sua innamorata, e traportato dallo affetto l'avesse caricata di tante, e così belle fattezze.
Definiz: §. XIX. Caricar la mano, dicesi anco dell'accrescer la dose, o la quantità di checchè sia.
Definiz: §. XX. Per similit. Caricar la mano, vale Aggravare oltre al convenevole.
Esempio: Bern. Orl. 1. 6. 61. Di Rinaldo, e' cristian conta l'oltraggio, E carica la mano il can ghiottone.

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