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AVERE
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vol.1 pag.332-337


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Definiz: AVER PIACERE. Compiacersi. Lat. voluptate affici, gaudere. Gr. ἥδεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 1. 7. Aveva oltre modo piacere, e forte vi studiava. in commettere tra amici, e parenti ec. mali, ed inimicizie.
Definiz: AVER POTERE, e AVER PODERE. Potere. Lat. facultatem habere, valere. Gr. δύναμιν ἔχειν.
Esempio: G. V. 7. 109. 2. E raunando il detto Vescovo sua oste ec. per levare il detto assedio, non ebbe podere.
Definiz: AVER RIGUARDO. Riguardare, Considerare. Lat. respicere, rationem habere. Gr. λόγον ἔχειν.
Esempio: Bocc. g. 2. f. 3. Senza che il venerdì avendo riguardo, che in esso colui, che per la nostra vita morì, sostenne passione, è degno di riverenza.
Esempio: E Bocc. nov. 4. 10. Avendo forse riguardo al grave peso della sua dignità ec. non sopra il petto di lei salì, ma lei sopra il suo petto pose.
Esempio: Dant. Par. 17. Ch'avrà in te sì benigno riguardo, Che del fare, e del chieder fra voi due Fia prima quel, che tra gli altri è più tardo.
Definiz: AVER RISPETTO. Aver riguardo. Lat. rationem habere. Gr. λόγον ἔχειν.
Esempio: Bocc. nov. 28. 1. Avendo rispetto alla qualità, ed alla varietà de' casi in essa raccontati.
Esempio: Ar. Fur. 24. 97. Che per un temerario suo piacere, Non avesse rispetto a provocarsi Lui.
Definiz: AVER SOSPETTO. Sospettare. Lat.suspicionem habere. Gr. ἐν ὑποπτείᾳ ἔχειν.
Esempio: G. V. 12. 120. 2. E pochi dì appresso i Ghibellini della terra avendo sospetto de' Guelfi ec. gli cacciarono di Spuleto.
Definiz: AVER TERMINE. Terminare. Lat.finem habere. Gr. τέλος ἔχειν.
Esempio: Dant. Par. 16. Udir come le schiatte si disfanno, Non ti parrà nuova cosa, nè forte, Posciachè le cittadi termine hanno.
Esempio: Bocc. nov. 35. 12. La giovane, non restando di piagnere, e pure il suo testo addimandando, piagnendo si morì, e così il suo disavventurato amore ebbe termine.
Definiz: AVER VITA. Vivere. Lat. vivere, in vitâ esse. Gr. βίον ἔχειν.
Esempio: Bocc. nov. 28. 13. Mentre la sua virtù durava, alcuno non avrebbe mai detto, colui in se aver vita.
Definiz: AVER VOGLIA. Aver volontà, Aver desiderio, Desiderare. Lat. velle. Gr. ἐπιθυμίαν ἔχειν.
Esempio: Bocc. nov. 32. 20. La comare allora ebbe voglia di ridere.
Esempio: E Bocc. nov. 41. 6. E per vedergli (gli occhi) più volte, ebbe volontà di destarla.
Esempio: Din. Comp. I Guelfi Fiorentini, e potenti aveano gran voglia d'andare ad oste.

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