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1) Dizion.4° Ed. .
SENTIRE
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vol.4 pag.478-479


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SENTIRE.
Definiz: Termine generico, col quale si esprime comunemente il Soffrire, o Ricevere tutte quelle impressioni, che si producono o nel corpo dall'esterne cose sensibili, o nell'animo dalle interne passioni. Lat. sentire, sensu percipere. Gr. αἰσθάνεσθαι.
Esempio: Dant. Purg. 12. Che non pur non fatica sentiranno, Ma fia diletto loro esser su pinti.
Esempio: E Dan. Purg. 24. Ebbe spazio Già di bere a Forlì con men secchezza, E sì fu tal, che non si sentì sazio.
Esempio: E Dan. Par. 4. Per sentir più, e men l'eterno spiro.
Esempio: E Dan. Par. 18. E come per sentir più dilettanza, Bene operando l'uom di giorno in giorno S'accorge, che la sua virtute avanza.
Esempio: Bocc. nov. 17. 47. Grave m'è ec. e più sarebbe grave ancora, se io quì non sentissi te.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 21. O sospiri per risposta dava, o che tutto si sentía consumare.
Esempio: E Bocc. num. 22. Sentì con più forza nel cuore l'amoroso ardore.
Esempio: E Bocc. nov. 40. 18. La donna sentiva sì fatto dolore, che quasi n'era per impazzare.
Esempio: E Bocc. canz. 8. 1. Tanto è, Amore, il bene, Ch'i' per te sento.
Esempio: Petr. son. 181. Ch'un fuoco di pietà fessi sentire Al duro cuor, ch'a mezza state gela.
Esempio: E Petr. son. 219. L'alma tra l'una, e l'altra gloria mia Qual celeste non so nuovo diletto, E qual strania dolcezza si sentía.
Esempio: E Petr. canz. 39. 6. E sento ad ora ad or venirmi al core Un leggiadro disdegno.
Esempio: E Petr. cap. 2. Ella il crede, E tu, se tanto, o quanto d'amor senti.
Esempio: Ovvid. Metam. E sentiesi arder le 'nteriora dalle cieche fiamme.
Definiz: §. I. Sentire, si dice più particolarmente d'alcuni sensi. E prima, e più frequentemente dell'Udire. Lat. audire, sentire, accipere, percipere, intelligere. Gr. ἀκούειν, αἰσθάνεσθαι, προσλαμβάνειν, καταλαμβάνειν, συνιέναι.
Esempio: Dant. Inf. 23. Io gl'immagino sì, che già gli sento.
Esempio: E Dan. Purg. 24. E ben sentí' muover la piuma ec. E sentí' dir: beati, cui alluma Tanto di grazia ec.
Esempio: Petr. canz. 38. 6. Esser non può, che quell'angelic'alma Non senta 'l suon dell'amorose note.
Esempio: Bocc. nov. 43. 13. Ed essendo già vicino al mattutino, ella sentì un gran calpestío di gente andare.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 9. Guccio Imbratta, il quale era più vago di stare in cucina, che sopra i verdi rami l'usignuolo, e massimamente se fante vi sentía niuna, avendone in quella dell'oste una veduta grassa, e grossa, e piccola, e mal fatta ec. là si calò.
Esempio: E Bocc. nov. 68. 8. Sentendo Arriguccio esser corso dietro a Ruberto, prestamente levatasi ec. chiamò la fante sua.
Esempio: E Bocc. num. 12. E quivi tanto picchiò, che fu sentito.
Esempio: Amet. 4. Sicchè il mio dir al sentir sia eguale.
Esempio: Cas. lett. 16. Non potrei sentir cosa alcuna, che mi fusse più grata, che l'esser nella sua buona grazia.
Definiz: §. II. Dell'Odorato. Lat. sentire, naribus percipere. Gr. ὀσφραίνεσθαι.
Esempio: Dant. Purg. 24. E ben senti' muover la piuma, Che fe sentir d'ambrosia l'orezza.
Esempio: Bocc. nov. 15. 27. Io sento il maggior puzzo, che mai mi paresse sentire.
Esempio: Lab. 196. E meglio col naso quella biuta, che cogli occhi sentendo ec. appena gli spiriti ritenea nel petto.
Definiz: §. III. Del Gusto. Lat. sentire, gustare. Gr. γεύεσθαι.
Esempio: Dant. Purg. 16. Di picciol bene in pria sente sapore.
Esempio: Bocc. nov. 43. 21. E quivi i primi frutti del loro amore dolcissimamente sentirono (quì figuratam.)
Definiz: §. IV. Del Tatto. Lat. sentire. Gr. ἅπτεσθαι.
Esempio: Dant. Purg. 1. Di cui le Piche misere sentiro Lo colpo tal, che disperar perdono.
Esempio: E Dan. Purg. 24. Tal mi sentí' un vento dar per mezza La fronte.
Esempio: Bocc. nov. 43. 5. Il ronzino, sentendosi pugnere, correndo per quella selva ne la portava.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 21. Chiunque di questi carboni in segno di croce è tocco, tutto quello anno può viver sicuro, che fuoco nol toccherà, che non si senta.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 10. Egli cominciò a sentir più freddo, che voluto non avrebbe.
Definiz: §. V. Sentire, per Conoscere, Intendere, Sapere, Accorgersi. Lat. sentire, intelligere, existimare. Gr. συνιέναι.
Esempio: Dant. Purg. 27. E di pochi scaglion levammo i saggi, Che 'l sol corcar per l'ombra, che si spense, Sentimmo dietro, ed io, e li miei saggi.
Esempio: E Dan. Par. 15. Ond'io, che son mortal, mi sento in questa Disagguaglianza.
Esempio: E Dan. Par. 33. Più di largo, Dicendo questo, mi sento, ch'io godo.
Esempio: Petr. canz. 28. 5. Sento il lume apparir, che m'innamora.
Esempio: E Petr. canz. 35. 4. Sì ricca donna deve esser contenta, S'altri vive del suo, ch'ella nol senta.
Esempio: E Petr. 41. 1. Quel, che tu vali, e puoi, Credo, che 'l senta ogni gentil persona.
Esempio: Din. Comp. Ma uno, il quale sapea il segreto, il palesò, onde gli Aretini lo sentirono, e al cavaliere dieron licenza.
Esempio: Bocc. nov. 3. 4. Tu se' savissimo, e nelle cose d'Iddio senti molto avanti (cioè: penetri)
Esempio: E Bocc. nov. 42. 16. La mandò a sentire quello, che di Martuccio trovar potesse.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 3. E per interposita persona sentito, che a grado l'era, con lei si convenne di doversi con lui di Roma fuggire.
Esempio: E Bocc. nov. 47. 20. Mandossi adunque alla giovane a sentire del suo volere.
Esempio: E Bocc. g. 6. f. 7. Senza farne alcuna cosa sentire a' giovani, si misero in via.
Esempio: E Bocc. nov. 50. 20. Come ti sofferiva l'animo di dir di lei, sentendoti quel medesimo aver fatto, che ella fatto avea?
Esempio: E Bocc. nov. 53. 4. Come savio s'infinse di queste cose niente sentire.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 5. Ed essa tanto più impazientemente sosteneva questa noia, quanto meno si sentiva nocente.
Esempio: E Bocc. nov. 71. 5. Nè che mai di questa cosa alcun sentirebbe, se non uno suo compagno.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 26. Sentendogli bonissimi vini, e di grassi capponi, e d'altre buone cose assai ec.
Definiz: §. VI. Per Credere, Riputare, Avere opinione, Giudicare, Stimare, Essere di parere. Lat. sentire, opinari, existimare. Gr. νομίζειν.
Esempio: Bocc. nov. 19. 7. Non ti sento di sì grosso ingegno, che ec.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 30. Della providenza degl'Iddii niente mi pare, che voi sentiate.
Esempio: Amet. 5. E prega sì, che possa il tuo suggetto Della tua gran bellezza appien parlare Ciò, che ne sente nel ferito petto.
Esempio: Dant. Par. 24. Allora udí': dirittamente senti, Se bene intendi, perchè la ripose Tra le sustanze.
Esempio: G. V. 10. 230. 3. Ciascuno studiasse sopra la quistione della visione de' Santi, e facessene a lui relazione, secondo che ciascuno sentisse, o del pro, o del contro.
Esempio: Cr. 9. 7. 2. Del suo pelo (del cavallo) diversi uomini diverse cose sentirono, ma pare a' più, che baio scuro è da lodar sopra tutti.
Esempio: Med. Vit. Cr. Questo medesimo pare, che senta santo Agostino, quando parla della resurrezione di Cristo.
Esempio: Franc. Barb. 323. 16. Trattar nemici, e amici, e parenti Nell'iudicar tra lor, come tu senti.
Esempio: Amm. ant. 4. 4. 5. Lo provamento della santità non è miracoli fare, ma il prossimo come se medesimo amare, di Dio sentire lo vero, e del prossimo stimare meglio, che di se.
Esempio: Cavalc. Discipl. spir. Virtù, dice, è dirittamente di Dio sentire, e dirittamente tra gli uomini vivere, e operare.
Esempio: Cas. lett. 9. Conferiscagli tutto quello ch'ella sente, come farebbe a me proprio.
Definiz: §. VII. Sentire, per Aver sapore. Lat. sapere. Gr. χυμίζειν.
Esempio: Sen. Pist. 63. Come il sapore del vino vecchio, che per vecchiezza sente d'amaro.
Esempio: E Stor. Pist. 95. L'altre cose piene di fracidume, che' ghiottoni ingoiano incontanente ch'elle sentono di cotto.
Definiz: §. VIII. Per Acconsentire. Lat. assentiri, ratum habere. Gr. δεκτὸν ἡγεῖσθαι.
Esempio: G. V. 4. 26. 4. Il detto Arrigo non sentì la sua lezione, nè vi fu presente.
Esempio: E G. V.9. 219. 13. Confessarono, che sentirono il trattato.
Esempio: Stor. Pist. 33. Faceano ragionare a quelli, che sentiano lo trattato.
Definiz: §. IX. Sentir d'alcuna cosa, vale Parteciparne, Rassomigliarla. Lat. participem esse, redolere, vergere. Gr. μετέχειν.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 11. Nè da altra ripa era chiuso, che dal suolo del prato, tanto dintorno a quel più bello, quanto più dell'umido sentiva di quello.
Esempio: E Bocc. nov. 74. 9. Ella aveva il naso schiacciato forte, e la bocca torta, e le labbra grosse, e i denti mal composti, e grandi, e sentiva del guercio.
Esempio: E Bocc. nov. 90. 2. Io, il qual sento anzi dello scemo, che no ec. più vi debbo esser caro.
Esempio: Stor. Pist. 178. Loro capo si fece uno cavalieri, che avea nome messer Andrea delli Strozzi, lo quale era molto ricco, e poco savio, e sentía alquanto della testa (cioè: sentía dello scemo)
Esempio: Franc. Barb. 82. 3. Questo è gran vizio, e inganno, E quei del primo senton del pagano.
Esempio: M. V. 4. 13. Salvo messer Iacopo Gabbrielli ec. perocch'era grande, e sentía del tiranno.
continua...

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