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Dizion.2° Ed. .
LINGUA
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pag.476
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LINGUA.
Definiz: | Membro, che è nella bocca dell'animale, col quale si distinguono i sapori, e si forma la voce. Lat.
lingua. |
Esempio: | Alb. c. 20. Sì come tu se signore della tua lingua, così io son Signore de' miei
orecchj. |
Esempio: | Bocc. n. 76. 13. Ma sì tosto, come la lingua sentì l'aloè. |
Esempio: | E Bocc. nov. 51. 4. Alquale forse non istava meglio la
spada allato, che 'l novellar nella lingua. |
Esempio: | E Bocc. nov. 59. 4. E, a chiedere a lingua, sapea onorare
cui nell'animo gli capea, che 'l valesse [cioe quanto dir si possa il più]. |
Esempio: | Dan. Par. c. 6. Che nol seguiteria lingua ne penna. |
Esempio: | Petr. Son. 110. Lingua mortale al suo stato divino Giugner non puote.
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Esempio: | Albert. cap. 2. Lingua non ha osso, e osso fa rompere.
Proverbio, e dicesi di coloro, che, per dir mal d'altrui, intervien loro delle disgrazie, che più comunemente
diciamo. La lingua non ha osso, e fa rompere il dosso. Lat. plerosque lingua
funditus pessundedit. |
Definiz: | ¶ E La lingua dà dove il dente duole, ch'è il ragionar volentieri delle cose, che premono, o dove
s'ha interesse. Lat. ubi quis dolet, ibidem, atque manum habet,
Flos. 257. |
Definiz: | ¶ Dicesi anche. Una lingua, che taglia, e fora, d'huomo arguto, e pungente. |
Definiz: | ¶ Mala lingua, si dice d'huomo maligno, e maldicente. |
Definiz: | ¶ Avere in su la punta della lingua. Si dice quando uno è in sul ricordarsi di che che sia, ma non
l'ha così tosto in pronto. |
Esempio: | Varch. Ercol. Quello, che Plauto disse Versatur in
primoribus labijs. Io l'ho in su la punta della lingua. |
Definiz: | ¶ Per idioma, linguaggio, favella. Latin. lingua, sermo. |
Esempio: | Bocc. n. 17. 61. E già alquanto avendo della lor lingua apparata. |
Esempio: | Dan. Par. 26. La lingua, ch'io parlai fu tutta spenta, Innanzi che, ec.
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Definiz: | ¶ Per nazione. Lat. natio. |
Esempio: | M. Vill. 9. 28. Volle far palese il Comune, che quelli di quella lingua erano
leali. |
Definiz: | ¶ Per l'ago della bilancia. |
Esempio: | Lib. Astrol. Ma nella lingua della bilancia, ne nell'appiccagnolo, non ne ha
neuna. |
Definiz: | ¶ Per avviso. Lat. nuncius, nuncium, come, Aver lingua. Lat.
certiorem fieri, nuncium accipere. |
Esempio: | M. V. 2. 25. Delle quali i Genovesi ebbono lingua. |
Esempio: | E M. V. lib. 3. 79. E aspettava lingua di loro
sollecitamente. |
Definiz: | ¶ Diciamo anche dar lingua, e pigliar lingua. |
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