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Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
FORO
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vol.2 pag.502
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FORO.
Definiz: | Col primo O stretto, Buco, Buca, Apertura. Lat. foramen, rima, cavum. Gr.
ὀπή, πόρος,
τρύπημα. |
Esempio: | Bocc. concl. 4. Più non si dee a me esser disdetto l'averle scritte, che
generalmente si disdica agli uomini, ed alle donne dir tutto dì, foro, e caviglia, e mortaio, e pestello, e salsiccia,
e mortadello. |
Esempio: | Dial. S. Greg. M. Fa lo segno della croce alla bocca del foro, e incontanente
il serpente se ne trae morto. |
Esempio: | Dant. Purg. 5. Gli profondi fori, Ond'uscì 'l sangue, in sul quale io sedea,
Fatti mi furo in grembo agli Antenori. |
Esempio: | E Dan. Purg. 21. Nel tempo, che 'l buon Tito coll'aiuto Del
sommo rege vendicò le fora, Ond'uscì 'l sangue per Giuda venduto. |
Esempio: | Med. vit. Crist. Se io non vedessi nelle sue mani, e piedi le fora de' chiavelli
ec. io non crederrò. |
Esempio: | Pallad. Febbr. 17. Indi ritratto fuori quello agutello, incontanente sommettere
ivi in quel foro un ramuscello. |
Esempio: | Libr. cur. malatt. Se le fora dell'orecchie sono vedute sane, e non hanno alcuna
di queste cose, intendesi, che 'l nervo dell'udire è infermo. |
Esempio: | Tes. Br. 3. 2. Ma l'acque del lago si entrano sotto terra, e corrono chiuse, e per
fori privati dentro dalla terra. |
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