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Dizion.4° Ed. .
VERGOGNARE
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vol.5 pag.242
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VERGOGNARE.
Definiz: | Svergognare. Lat. pudorem incutere, vituperare. Gr. αἰσχύνειν. |
Esempio: | G. V. 6. 55. 3. Per la qual cagione i detti Pisani furono vergognati.
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Esempio: | M. V. 8. 21. Non ostante, che in molte cose la fortuna avesse prosperato gli
allegati, e vergognata l'altra parte. |
Definiz: | §. I. Vergognare, in signific. neutr. pass. vale Prender vergogna, Aver vergogna. E si usa in tal sentimento
anche colle particelle MI, TI, SI ec. sottintese. Lat. pudere, pudore affici. Gr.
αἰδεῖσθαι,
αἰσχύνεσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 77. 47. Di te stessa vergognandoti, per non poterti vedere, t'avresti
cavati gli occhi. |
Esempio: | E Bocc. nov. 78. 13. Lungo sarebbe a dire, qual più di lor due
si vergognò. |
Esempio: | E Bocc. nov. 97. 10. La qual sostegno per lui disiando,
Temendo, e vergognando. |
Esempio: | Petr. son. 18. Vergognando talor, ch'ancor si taccia, Donna, per me vostra
bellezza in rima, Ricorro al tempo. |
Esempio: | Fir. As. 308. La buona femmina, vergognandosi pur fra se un poco a cagione, ch'io
non fussi veduto uscire di casa, me ne rimandò. |
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