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Dizion.4° Ed. .
CURA
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vol.1 pag.886
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CURA.
Definiz: | Pensiero, Sollecitudine. Lat. cura. Gr. φροντίς. |
Esempio: | Bocc. Introd. 15. Quasi niuno vicino avesse dell'altro cura. |
Esempio: | E Bocc. nov. 3. 2. I quali al presente non fia nostra cura di
raccontare. |
Esempio: | E Bocc. nov. 31. 3. Poca cura si dava di più maritarla.
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Esempio: | Dant. Par. 26. Di ragionare ancor mi mise in cura. |
Esempio: | E Dan. Par. 28. La donna mia, che mi vedeva in cura Forte
sospeso. |
Esempio: | Petr. canz. 18. 3. E la colpa è di tal, che non n'ha cura. |
Esempio: | E Petr. son. 64. E son fermo d'amare il tempo, e l'ora,
Ch'ogni vil cura mi levar d'intorno. |
Esempio: | Pass. 66. Abbia fidanza nella Vergine Maria, la quale ha singolare cura de'
peccatori, che tornano a penitenza. |
Definiz: | §. I. Cura per Governo. Lat. regimen. Gr. διοίκησις. |
Esempio: | Bocc.Introd. 52. A lui la cura, e la sollecitudine di tutta la nostra famiglia
commetto. |
Definiz: | §. II. Per Diligenza. Lat. diligentia, sedulitas. Gr. σπονδή. |
Esempio: | Petr. son. 121. Le stelle ec. Tutte loro arti, e ogni estrema cura Poser nel vivo
lume. |
Esempio: | Bocc. concl. 10. Sciocchezza sarebbe stata ec. gran cura porre di molto
misuratamente parlare. |
Esempio: | Ar. Fur. 20. 2. Le donne son venute in eccellenza Di ciascun'arte, ove hanno posto
cura. |
Definiz: | §. III. Avere a cura, o Essere a cura, vale Avere, o Essere in pregio, in
istima, in considerazione, e simili, Avere a cuore. Lat. curae esse. Gr.
μέλειν. |
Esempio: | Bocc.nov. 98. 40. Mostrando d'aver poco a cura quanti nel tempio n'erano.
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Esempio: | E Fiamm. 4. 19. Oimè, per qual colpa meritai io d'esserti sì poco a cura?
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Definiz: | §. IV. Aversi cura, vale Riguardarsi, Attendere alla propria salute. Lat. valetudini incumbere. Gr. περὶ
τῆς εὐεξίας
ἐπιμελεῖσθαι.
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Definiz: | §. V. Por cura, Metter cura; Aver riguardo, Considerare, Por mente. Lat.
mentem adhibere, animadvertere, studere. Gr. |
Definiz: | προσέχειν
τὸν νοῦν. |
Esempio: | Dant. Purg. 10. Così fatti Vid'io color, quand'io posi ben cura. |
Esempio: | Cr. 5. 10. 1. Tuttavia si ponga cura, che ne' luoghi magri, e secchi non pianti
quelli (fichi) i quali nel tempo del gran caldo in così fatti luoghi caggion dall'arbore. |
Esempio: | Lab. 350. Parenti, o altri non ho, che di me mettan cura. |
Definiz: | §. VI. In proverb. La buona cura caccia la mala ventura; e vale, che con usar buona guardia, e
diligenza, talora si sfuggono le disavventure. |
Esempio: | Red. lett. 1. 106. Stia un poco allegramente, che colla buona cura si fuggirà la
mala ventura. |
Definiz: | §. VII. Cura, si dice anche il Luogo, dove si purgano, e s'imbiancano i panni lini. Lat. fullonia. Gr. γναφεῖον. |
Definiz: | §. VIII. Cura, Supoposta. Lat. suppositarium, glans. Gr. |
Definiz: | §. IX. Cura, Parrocchia. Lat. paroecia. Gr. παροικία. |
Esempio: | Maestruzz. 1. 22. I diocesani non possono dispensare ec. che uno abbia più
beneficj con cura. |
Esempio: | E Maestruz. 1. 24. Ma se egli ha dignità, o beneficio con cura
ec. è sospeso per un'anno dal beneficio. |
Definiz: | §. X. Cura, termine de' legisti; Uficio del Curatore. Lat. cura. Gr.
ἐπιτροπαῖα.
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Esempio: | Maestruzz. 1. 24. Possono ricevere tutele poste dalle leggi, e la cura degli
orfani, e delle vedove, le quali non son difese. |
Definiz: | §. XI. Cura, per Lo curare, e medicare le malattíe, che fanno i medici. Lat. cura,
curatio. Gr. θεραπεία. |
Esempio: | Bocc.nov. 40. 7. Il medico, prolungata nella seguente mattina la cura della gamba
ec. n'andò a Malfi. |
Esempio: | E Bocc. nov. 83. 12. Lodando molto ec. la bella cura, che di
lui il maestro Simone avea fatta, d'averlo fatto in tre dì senza pena alcuna spregnare. |
Esempio: | Cr. 9. 14. 5. Essendo prima la piaga con vino lavata ec. e così fatta cura vi si
faccia nove giorni. |
Esempio: | Fir. Luc. 5. 1. Ho stracco gli occhi per guardare, se il medico viene, che dicono
ch'egli è ito alle cure; che ne possa far io una a lui con una costola di cavol cappuccio. |
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