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Dizion.4° Ed. .
PAROLA
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vol.3 pag.496-498
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Esempio: | E Bocc. nov. 4. 9. D'una parola in altra procedendo, ad
aprirle il suo desiderio pervenne. |
Esempio: | E Dan. Purg. 5. Quivi perdé' la vista, e la parola.
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Esempio: | Petr. son. 137. Ond'io non potei mai formar parola, Ch'altro, che da me stesso,
fosse intesa. |
Esempio: | Amm. ant. 9. 4. 12. Essendo tu fedele interpetratore, non ti curare di sponere
parola per parola. |
Definiz: | §. I. Parola, per Detto, Insegnamento. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 13. Udì leggere quello Evangelio, nel quale dice Cristo: non
abbiate sollecitudine per lo dì di domane. La qual parola anche intendendo detta per se ec. |
Definiz: | §. III. Andar sopra la parola, vale Assicurarsi sotto l'altrui fede. |
Esempio: | Varch. Ercol. 102. Andare sopra la parola d'alcuno, è stare sotto la fede sua di
non dovere essere offeso. |
Definiz: | §. IV. Aver la parola, vale Aver la licenza. |
Esempio: | Vit. Crist. 171. E quegli, imperciocchè erano gravati di sonno, avuta la parola da
lui, sì dormirono. |
Definiz: | §. VIII. Chiedere la parola, o Domandare la parola, vale Chiedere la
licenzia. Lat. veniam, facultatem petere. |
Esempio: | Pass. 94. Chiese la parola allo scolaio di potere ragionare coll'abate suo, ch'era
uno litterato uomo. |
Esempio: | Libr. Amor. 16. Appresso, se vuole, sanza dimandar parola, allato le può sedere.
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Esempio: | E Libr. Amor. appresso: Se 'l maschio è di minore ordine, che
la femmina, non dee dimandare parola di sedere allato a lei, ma può domandare licenzia di sedere in luogo più basso.
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Definiz: | §. IX. Dar la parola, vale Dar la licenza, Permettere. Lat. veniam,
facultatem concedere. |
Esempio: | Bocc. nov. 23. 22. Infino ad ora con la mia benedizione ti do la parola, che tu
ne facci quello, che l'animo ti giudica, che ben sia fatto. |
Esempio: | Stor. Pist. 187. Piacesse loro di darli la parola, che potesse passare per loro
terreno. Gli Reggiani gli diedono la parola. |
Definiz: | §. X. Dar parola, vale Acconsentire. Lat. assentiri. Gr.
συμφωνεῖν. |
Esempio: | G. V. 5. 31. 2. I conti da Porciano mai non vollono dare parola alla detta vendita
per la loro parte. |
Definiz: | §. XI. Dar parola, vale anche Promettere, Obbligarsi. Lat. spondere, fidem dare.
Gr. ἐγγᾷν,
ἐπαγγέλλεσθαι .
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Definiz: | §. XIII. Domandar la parola. v. il §. VIII. |
Definiz: | §. XVI. Far parola. |
Definiz: | §. XVII. Far delle parole fango; vale Non mantener la parola, Non attener le promesse. Lat.
promissis non stare. Gr. τὰ
ὑποσχέσεις οὐκ
ἐπιτελεῖν . |
Esempio: | Salvin. pros. Tosc. 1. 193. Bella cosa! chiappare un pover uomo in parola, e in
parola scappata di bocca dopo cena, quando veramente le parole non s'infilzano. |
Esempio: | Ar. Negr. 3. 1. Nè con lei, nè con altri muovere Parola. |
Definiz: | §. XXX. Non far parola, vale Non parlare, Tacere. Lat. tacere.
Gr. σιγᾷν. |
Esempio: | Petr. canz. 4. 4. Questa, che col mirar gli animi fura, M'aperse il petto, e 'l
cor prese con mano, Dicendo a me: di ciò non far parola. |
Definiz: | §. XXXI. Non ne far parola, vale Acconsentire. Lat. assentiri.
Gr. συμφωνεῖν.
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Definiz: | §. XXXII. Ogni parola non vuol risposta; cioè Non bisogna tener conto, o levarsi in collora d'ogni
minima cosa, che ti sia detta. |
Definiz: | §. XXXIII. Parola di Re. |
Esempio: | Varch. Ercol. 102. Quando alcuno vuole, che tutto quello, che egli ha detto, vada
innanzi senza levarne uno iota, o un minimo che, si dice: e' vuole, che la sua sia parola di Re. |
Definiz: | §. XXXIV. Parola torta; vale Parola ingiuriosa. |
Esempio: | Fir. Rag. 148. Io credo certamente, che fra noi due sarebbe stato odio, e
contenzione, che fino a questa ora, la Iddio grazia, non è stata una torta parola. |
Definiz: | §. XXXIX. Passar parola, termine per lo più militare, e vale Far sapere un ordine del capitano a
tutto l'esercito, con dirlo successivamente l'uno all'altro senza romor di voci, o mutar posto. Lat.
per tesseram edicere. |
Esempio: | Malm. 9. 37. Dipoi fa segno, Passa parola, e manda gente apposta.
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Definiz: | §. XLII. Pigliare in parole, o simili; vale Attaccarsi a una parola del parlar d'alcuno,
stravolgendo il senso di sua intenzione, o abusandosi indiscretamente dell'altrui sincero, e discreto discorso per
tenerlo obbligato. Lat. capere in sermone. Gr. |
Esempio: | Salvin. pros. Tosc. 1. 193. Bella cosa! chiappare un pover uomo in parola, e in
parola scappata di bocca dopo cena. |
Definiz: | §. XLIII. Pigliar parola da alcuno; vale Farsi dar l'ordine, o la commissione di quel, che si debba
fare. |
Esempio: | Varch. Ercol. 102. Pigliar la parola dal tale, che gli antichi dicevano,
accattare, è farsi dare la parola di quello, che fare si debba. |
Definiz: | §. XLV. Quistione di parola, o simili; si dice di Controversia, o d'altro, che sola consista nella
formalità delle parole, e non nella sostanza del negozio. Lat. quaestio de nomine.
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Esempio: | Varch. Ercol. 80. Quando alcuno averà in animo, e poco meno che aperte le labbra
per dover dire alcuna cosa, e un altro la dice prima di lui ec. alcuni usano (dire) ec. tu m'hai rotto
la parola in bocca. |
Esempio: | Dittam. 5. 5. Figliuol, diss'egli, non t'avvenga mai, Quand'un parla, di romper la
parola, Se cagion degna a domandar non hai. |
Definiz: | §. LI. Una parola tira l'altra; vale, che il Discorrere fa discorrere; ma si dice più propriamente
del Provocarsi con ingiurie scambievoli. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 2. 33. L'una parola tirò altra sino agli oltraggi. |
Esempio: | Salvin. pros. Tosc. 1. 574. Di cosa nasce cosa, come è in proverbio, e una parola
tira l'altra. |
Definiz: | §. LII. Uomo di sua parola, vale Uomo, che mantiene quel, che e' promette. |
Esempio: | Varch. Ercol. 99. D'uno, che attende, e mantiene le promessioni sue, si dice: egli
è uomo della sua parola. |
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