ALLEGORÍE SOPRA LE METAMORFOSI DI OVIDIO. Testo a penna, che fu già dello STRADINO (5), e poscia dello SMUNTO [Simone Berti], e dipoi tra i libri dell'Accademia. Oltre al suddetto Testo se ne cita anche un altro, che fu già di GIULIANO GIRALDI nostro Accademico detto il RIMENATO, e che nella Librería de' Giraldi si conserva.
(5) Il Cavalier Lionardo Salviati nostro Accademico detto l'Infarinato vide questo Testo, e non solo ne fece menzione nel Vol. I. de' suoi Avvertimenti libr. 2. cap. 12. ma anche trascrisse la notizia dell'autore di queste Allegorie, poichè asserisce, che in fronte di esse si leggeva in quel Codice la seguente memoria: Queste sono l'Allegoríe, e le Sposizioni del libro d'Ovidio Metamorfoseos fatte, e composte per Giovanni di Buonsignore da Città di Castello, famoso Poeta nel 1305. scritte quì nel 1460. Questa stessa intitolazione ha anche un Codice del Volgarizzamento delle Metamorfosi d'Ovidio, che è nella Libreria di S. Lorenzo al Banco XLIV. segnato col numero 29. Queste Allegoríe sogliono ne' Testi a penna andare unite col Volgarizzamento delle Metamorfosi, del quale si parlerà a suo luogo; ma forse gli antichi Compilatori le notarono separatamente, perchè il giudicarono lavoro di diversa penna. E di vero attesta l'Infarinato, che nel mentovato Testo dello Stradino alle Allegoríe succedeva il Volgarizzamento delle Metamorfosi, ma di carattere, e di stile diverso da quelle.
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