L'abbr. viene citata nei lemmi, pur non comparendo nella Tavola delle Abbreviature.
Probabilmente la sigla D. si riferisce all'edizione fiorentina del 1731 curata da Domenico Maria Manni.
Vedi IV. impr. s. v. Serm. S. Ag.
Di quest'opera la Tavola delle Abbreviature due manoscritti, uno appartenuto a G. B. Strozzi, indicato con l'abbr. Serm. S. Agost. G. S., l'altro a C. Rinuccini, indicato con l'abbr. S. Agost. Cam. Rin. |