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Dizion.4° Ed. .
VELENO
Voce completa
vol.5 pag.216
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Definiz: | Veneno. Lat. venenum, virus. Gr. φάρμακον. |
Esempio: | Bocc. introd. 9. Come se veleno avesser preso ec. morti caddero a terra.
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Esempio: | E Bocc. nov. 47. 12. Messere Amerigo, al quale, per avere a
morte condotto Pietro, non era l'ira uscita, mise veleno in un nappo con vino. |
Esempio: | Boez. G. S. 11. Le quali i suoi dolori non solamente non riparerebbono di rimedj
alcuni, ma di dolci veleni in sopra ciò lo nutricherebbono. |
Esempio: | E Boez. G. S. 15. E se tu la fuga d'Anassagora, nè il
veleno di Socrate, nè i tormenti di Zenone ec. non hai conosciuto ec. |
Esempio: | Boez. Varch. 1. pros. 1. Chi ha (disse) lasciato entrare a questo infermo queste
sfacciate meretrici, le quali non solo non porgessero alcun rimedio a' suoi dolori, ma gli nutrissero ancora con dolci
veleni? |
Esempio: | E Boez. Varch. 1. pros. 3. Se tu per ventura non sai ec. nè
che Socrate fu costretto a pigliare il veleno, nè ec. |
Definiz: | §. I. E figuratam. |
Esempio: | Dant. Par. 4. L'altra dubitazion, che ti commove, Ha men velen, però che sua
malizia Non ti potría menar da me altrove. |
Esempio: | But. ivi: Ha men velen, cioè ha meno di pericolo, che quella, che determinata è, imperocchè quella potrebbe menare l'uomo
in eresía. |
Definiz: | §. II. Veleno, per metaf. vale Stizza, Odio rabbioso. Lat. rabies, indignatio.
Gr. λύσσα, ὀργή. |
Esempio: | G. V. 6. 34. 1. Volle in quella spandere il suo veleno, e far partorire le
maladette parti Guelfa, e Ghibellina. |
Esempio: | Lab. 201. Se alla fine uccisa non l'avesse ec. ella sarebbe di stizza, e di veleno
scoppiata. |
Definiz: | §. III. Per Passione amorosa. |
Esempio: | Filoc. 2. 14. Nè mai l'uno dall'altro per alcuno accidente, che avvenisse, partir
si volevano, tanto il segreto veleno adoperò in loro subitamente. |
Definiz: | §. IV. Veleno, per Puzzo, Fetore. Lat. foetor, malus odor. Gr.
δυσωδία. |
Esempio: | Malm. 3. 17. Questo è veleno, e ben di quel profondo; Sentite voi, ch'egli avvelena
il mondo? (quì in equivoco) |
Definiz: | §. V. Il veleno sta nella coda, proverb. che vale, che Da ultimo si conosce il male, Nell'ultimo
consiste la difficoltà, o il pericolo. Lat. in cauda venenum. |
Esempio: | Red. Vip. 1. 10. Conforme al trivial proverbio, il veleno altrove non istava, che
nella coda. |
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