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TRITARE
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vol.5 pag.161


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TRITARE.
Definiz: Ridurre in minutissime particelle. Lat. dissecare, comminuere, in pulverem redigere. Gr. ἀμαθύνειν.
Esempio: Guid. G. Molti mulini ec. i quali tritando il grano, il convertivano in polvere di farina.
Esempio: Pass. 84. Questo nome contrizione ec. si dice ec. da tritare, come noi veggiamo in queste cose corporali, che alcuna cosa si dice tritata, quando si divide, e rompe in minime parti, sicchè non vi rimanga neente del saldo.
Esempio: Pallad. Novemb. 7. Là ove vuogli seminar la castagna, e saziare di letame, e tritare, e porre adentro quasi uno piede, tre insieme, ovvero cinque posta di lungi l'una dall'altra piedi quattro.
Esempio: Tes. Br. 2. 37. Al cadere, che fa per la spessezza dell'aere, sì si trita, e diventa minuta, e spesse volte si disfà, anzi che sia in sulla terra.
Esempio: Ar. Fur. 24. 15. Dimorò alquanto, e poi prese il sentiere, Che 'l Paladino innanzi gli avea trito (quì figuratam.)
Definiz: §. Per metaf. vale Considerare, ed Esaminare diligentemente la cosa, che s'ha tra mano.
Esempio: Mor. S. Greg. 1. 9. La Scrittura santa ec. colle sue forti esposizioni quasi conviene, che si rompa, e triti.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 248. Io lascio il tritare con più particulari esposizioni queste cose.
Esempio: Bern. rim. 1. 54. E le squarta, sminuzza, trita, e pesta, Ogni costura, ogni buco ritrova, Sì che scrupolo alcun mai non ti resta.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 7. Quà son due, che la tritan ragionando Molto di vena.

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