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Dizion.4° Ed. .
STREGA
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vol.4 pag.772
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Definiz: | Maliarda. Lat. saga, venefica. Gr. φαρμακεύτρια. |
Esempio: | Dant. Purg. 19. Vedesti, disse, quella antica strega, Che sola sovra noi omai si
piagne? |
Esempio: | But. ivi: Chiamala strega, imperocchè li volgari dicono, che le streghe sono
femmine, che si trasmutano in forma d'animali, e succhiano lo sangue a' fanciulli, e secondo alquanti se lo mangiano, e
poi lo rifanno. |
Esempio: | Filoc. 5. 165. Insieme con carne d'infamate streghe, e di testicoli di lupo.
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Esempio: | Dittam. 1. 4. Siccome presso fui a quella strega, Vidi la faccia mia livida, e
smorta. |
Esempio: | Pass. 347. Qual dice, che vede morti, e favella con loro, e che va di notte in
tregenda colle streghe. |
Definiz: | §. Darsi alle streghe, vale Disperarsi. Lat. impatientiae manus dare,
indignari, furere. Gr. μαίνεσθαι. |
Esempio: | Pataff. 8. Che io non mi darò mai più alle streghe. |
Esempio: | Fir. Trin. 3. 3. Ha saputo, che ella è innamorata d'Uguccione, e che ella non lo
vuol vedere, e dassi alle streghe. |
Esempio: | E Fir. Trin. 4. 1. Il padron mio si darà alle streghe, se non
mi trova. |
Esempio: | Varch. Ercol. 55. Se continova nella stizza, e mostra segni di non volere, o non
potere star forte, e aver pazienza, si dice ec. egli è disperato, e' si vuole sbattezzare, dare alle
streghe. |
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