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1) Dizion.4° Ed. .
RANA
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vol.4 pag.61-62


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RANA.
Definiz: Animal terrestre, che abita nell'acqua, e fuori di essa, e sonne di varie spezie. Ranocchio. Lat. rana. Gr. βάτραχος.
Esempio: Dant. Inf. 32. E come a gracidar si sta la rana Col muso fuor dell'acqua, quando sogna Di spigolar sovente la villana.
Esempio: Pass. 43. Io lascio alle rane il gracidare, e a' corbi il crocidare.
Esempio: Cr. 9. 81. 3. Ma i lucci non sono in piccola piscina da porre, imperocchè molti pesci divorano, avvegnachè le rane volentier mangino, che son nimiche de' pesci.
Esempio: Mirac. Mad. M. Questa tranghiottì una rana velenosa ec. col vomito del peccato, mandò fuori la rana, e 'l veleno.
Esempio: Tes. Pov. P. S. cap. 2. Anco l'uomo, che si bagna in bagno, ponendovi la polvere della rana verde arsa, tutti i peli caggiono.
Definiz: §. I. Rana pescatrice, spezie di Pesce. Lat. rana marina, rana piscatrix. Gr. βάτραχος ἁλιεύς.
Esempio: Red. Oss. an. 175. Tra que' pesci, che ho trovati non aver tal vescica, o notatoio, sono ec. la ferraccia, la rana pescatrice ec.
Definiz: §. II. Pigliare alcuno al boccone, come la rana, vale Tirarlo nell'altrui volere per via di promesse, o di regali, Ingannarlo con allettamenti di premj. Lat. inescare. Gr. δελεάζειν.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 75. Pur nondimeno avea dubitazione, Che Bisantona nol tradisca, e inganni, E come rana lo pigli al boccone.

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